BayStar ritira il finanziamento di SCO

BayStar ritira il finanziamento di SCO

Una delle società che ha maggiormente sostenuto SCO rivuole ora quei soldi accusando di violazioni del contratto la matrigna di UNIX. A rischio la campagna giudiziaria di SCO?
Una delle società che ha maggiormente sostenuto SCO rivuole ora quei soldi accusando di violazioni del contratto la matrigna di UNIX. A rischio la campagna giudiziaria di SCO?


Milpitas (USA) – Accusando SCO Group di aver violato i termini dell’ accordo di investimento , BayStar Capital ha chiesto alla società guidata da Darl McBride il rimborso immediato dei 20 milioni di dollari versati lo scorso ottobre nelle casse di quest’ultima in cambio di azioni convertibili.

Secondo quanto riportato da SCO in un comunicato , BayStar non ha fornito informazioni specifiche sulle presunte trasgressioni all’accordo, limitandosi a elencare i punti del contratto a cui la controparte non avrebbe adempiuto: alcuni di questi punti, riportati in in un articolo di Groklaw.net, regolamentano la divulgazione, da parte di SCO, delle informazioni sulla propria situazione economica e sull’accordo di investimento.

“SCO ritiene di non aver infranto nessuna delle clausole contenute nell’Exchange Agreement”, si legge nel comunicato di SCO. “Di conseguenza, SCO non si ritiene obbligata a rimborsare a BayStar le azioni Series A-1 Convertible Preferred Stock”.

La perentoria richiesta di BayStar rappresenta per SCO una cosa seria: potrebbero infatti saltare quei fondi che erano destinati da SCO a finanziare la sua costosa campagna legale contro Linux.

“Tutti quelli là fuori che dubitavano del fatto che noi avessimo i fondi necessari per finanziare le nostre azioni legali possono ora mettersi il cuore in pace”, aveva dichiarato Blake Stowell, portavoce di SCO, in occasione dell’annuncio dell’investimento.

Ad opinione di Dion Cornett, analista finanziario presso Decatur Jones Equity Partners, in gioco non vi sarebbe tanto la capacità di SCO di proseguire la propria causa con IBM quanto, semmai, la possibilità di ricevere investimenti da altre società.

Cornett ha aggiunto che per BayStar non sarà semplice rientrare in possesso del proprio denaro, questo soprattutto perché il contratto stipulato con SCO non prevede tale possibilità. È tuttavia probabile che la questione sfoci in un procedimento legale: in tal caso, per ironia della sorte, SCO potrebbe trovarsi nella necessità di utilizzare l’investimento di BayStar per difendersi da… BayStar.

Ma le cattive notizie, per SCO, non finiscono qui. Anche il suo maggior investitore, Royal Bank of Canada, ha detto di voler esaminare attentamente la situazione e prendere una decisione entro breve. Lo scorso ottobre la banca canadese ha investito in SCO 30 milioni di dollari.

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Pubblicato il
19 apr 2004
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