Echelon: situazione peggiore del temuto

Echelon: situazione peggiore del temuto

La presentazione ufficiale delle prime conclusioni della Commissione di inchiesta sul sistema di intercettazione confermano il temuto e vanno oltre: Echelon spia tutto, anche email e fax inviati da persone comuni. Viva l'America
La presentazione ufficiale delle prime conclusioni della Commissione di inchiesta sul sistema di intercettazione confermano il temuto e vanno oltre: Echelon spia tutto, anche email e fax inviati da persone comuni. Viva l'America


Roma – Ieri la notizia è rimbalzata sulla Rete e basta dare uno sguardo ai newsgroup di mezzo mondo per capire quanta impressione abbiano suscitato le prime conclusioni della Commissione di inchiesta europea su Echelon.

Anticipata nei giorni scorsi, la bozza presentata ieri conferma quanto temuto e, anzi, disegna un quadro ancora più preoccupante del sistema di intercettazione controllato dai servizi americani con la collaborazione di alcuni paesi anglofoni (GB, Australia, Nuova Zelanda e Canada).

Echelon, sostengono gli europarlamentari che hanno condotto questa prima fase dell’inchiesta, non si limita a spiare e monitorare le conversazioni telefoniche ma allunga le sue mani sui fax e le comunicazioni via posta elettronica. Nulla di veramente nuovo, dunque, se non la presenza di questa convinzione in un documento ufficiale dell’Unione Europea che, dunque, non potrà certamente ignorare il problema.

Se il team di deputati guidato da Gerhard Schmid attribuisce queste capacità ad Echelon, che si occuperebbe non solo delle imprese ma anche della gente comune, non è altrettanto “facile” stabilire cosa se ne facciano delle informazioni così raccolte gli americani della National Security Agency (NSA), la più potente industria dello spionaggio mondiale.

Naturalmente il monitoraggio della corrispondenza e delle comunicazioni delle persone comuni rappresenta in sé una violazione che va oltre la privacy ma lede i diritti civili degli europei e di tutti coloro che sono “intercettati” senza avere alcuna possibilità di controllo su quanto accade.

Il Parlamento europeo dopo l’estate esaminerà le 120 pagine di rapporto tecnico che contiene una serie di informazioni e deduzioni, sebbene il mancato accesso alle carte classificate della NSA abbia finora impedito a Schmid e ai “suoi uomini” di trarre conclusioni definitive.

Per il momento, in attesa di sapere di più del funzionamento di Echelon, che basa molte delle proprie potenzialità su una rete di intercettazione satellitare, gli “investigatori” consigliano di cifrare le comunicazioni elettroniche.

In tutto questo il problema più scottante al momento è la posizione della Gran Bretagna. Nella sua relazione, Schmid si è appellato al Consiglio d’Europa perché si arrivi ad una uniformazione delle norme nazionali in materia di intelligence e sarà proprio il Consiglio a decidere se la Gran Bretagna dovrà essere denunciata per violazione della convenzione europea sui diritti umani.

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Pubblicato il
30 mag 2001
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