2004, su UMTS corre la internet italiana

2004, su UMTS corre la internet italiana

Nel forum online a cui ha partecipato il ministro delle TLC Cardinale arrivano le domande degli operatori di telefonia sulla gara UMTS. La conclusione è che sul domani vi sono certezze selezionatissime
Nel forum online a cui ha partecipato il ministro delle TLC Cardinale arrivano le domande degli operatori di telefonia sulla gara UMTS. La conclusione è che sul domani vi sono certezze selezionatissime


Web – Il Forum online sulle licenze UMTS a cui si è sottoposto il ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, rispondendo alle domande inviate dagli utenti e dai vertici delle aziende del settore, si è concluso ieri con un “chi vivrà vedrà”. Cardinale ha infatti puntato su due elementi: la gara avverrà per licitazione e bisognerà decidere come verranno redistribuiti gli introiti generati dall’assegnazione delle licenze UMTS. In ballo, come noto, i cinque posti di operatore della “telefonia wireless ultraveloce e multimediale”.

Secondo Cardinale, non si può porre un tetto massimo al prezzo delle licenze, come suggeriva Marco De Benedetti di TIM, perchè “il prezzo è uno degli elementi della gara”. Franco Bernabé, di Andala, proponeva invece che lo Stato anziché incamerare migliaia di miliardi dalle licenze (si è parlato di 40mila miliardi), stabilisse delle royalties sui servizi UMTS, una tesi che però contrasta con la “visione” di Cardinale. “Il Governo, ha scritto nel forum, ha manifestato già l’intenzione di ottenere il massimo dalla gara in corso”.

La destinazione dei fondi che arriveranno con l’assegnazione delle licenze è ancora tutta da vedere. Secondo Cardinale non si è ancora deciso alcunché ma è importante considerare le “questioni estremamente importanti per lo sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese” e “la necessità di stimolare le università anche attraverso incentivi affinché nel tempo più breve possibile si qualifichino le professionalità richieste dagli operatori per evitare che diverse decine di migliaia di posti di lavoro non possano essere assegnati perché mancano le professionalità”. Al centro, secondo Cardinale, anche le questioni relative all’elettrosmog, alla tutela degli utenti dal “malaffare” online e allo sviluppo delle zone più deboli del paese.

Rimasta in pratica senza risposta, invece, la domanda di Enrico Casini, amministratore delegato di BLU , che aveva chiesto come può essere valutato un business plan di un operatore nella fase di qualificazione per le licenze quando le sue operazioni saranno condizionate dal prezzo della licenza che si saprà solo nella successiva fase d’asta. A questo problema Cardinale ha risposto che la licitazione privata è confermata e che “è ancora prematuro entrare nei dettagli perché sono in corso le valutazioni sul merito delle procedure”.

Di una cosa si è detto convinto Cardinale: “La possibilità di far convergere audio, video e dati in un telefonino mette in condizione ogni cittadino di avere internet in tasca. Ciò abbatte quel diaframma “computer” a cui i cittadini del nostro paese mostrano una certa resistenza, e pemetterà – secondo la mia opionione e stime di esperti – la esplosione nel nostro paese di Internet. Considerato che dal primo gennaio 2002 l’UMTS sarà operativo e considerati i tempi di penetrazione, è ragionevole pensare che il nostro paese già nel 2004 occuperà i primi posti nella graduatoria europea della diffusione di Internet.”

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Pubblicato il
24 mag 2000
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