Libertà digitali, appello ai candidati

Libertà digitali, appello ai candidati

In vista delle elezioni europee si sviluppa un'iniziativa per una Europa protagonista di una società dell'informazione sostenibile e incentrata sui diritti e sulla libera circolazione dei saperi
In vista delle elezioni europee si sviluppa un'iniziativa per una Europa protagonista di una società dell'informazione sostenibile e incentrata sui diritti e sulla libera circolazione dei saperi


Roma – Un appello redatto da alcuni gruppi e associazioni che da anni promuovono la libera circolazione delle informazioni e della conoscenza nell’era del digitale si rivolge ai candidati alle ormai imminenti elezioni europee, affinché si impegnino in questa direzione.

A promuovere l’appello sono la Piattaforma della Società civile verso il Summit sulla Società dell’Informazione (Tunisi 2005), l’Associazione Il Secolo della Rete – for a free knowledge society, l’Associazione Software LIbero e la Rete Nazionale Ricercatori Precari.

“Crediamo – si legge nella presentazione dell’appello – che l’Europa sia oggi l’ambito pubblico di definizione di regole e principi più importante nella realizzazione di una società dell’informazione e dei saperi pienamente in grado di assicurare progresso civile e benessere. Eppure, negli ultimi anni, abbiamo assistito alla definizione di leggi e direttive che spesso andavano in direzione contraria agli interessi della collettività, dei soggetti sociali che hanno dato un contributo rilevante a realizzarne autonomamente le prospettive migliori in termini di diritti alla comunicazione, all’informazione, alla privacy, alla sicurezza, alla formazione, alla ricerca e all’accesso ai saperi. Il rischio di vedere approvata una direttiva per la brevettazione del software col prossimo parlamento, l’IPED e la EUCD già passate con questo, la situazione sempre più precaria nel mondo della ricerca pubblica, delle università e più in generale di tutto il lavoro cognitivo in Europa, ma anche la legge Urbani in Italia sono esempi evidenti di una concezione tutta orientata ad un modello di mercato dove possono sopravvivere solo i soggetti forti e dove vecchi e nuovi diritti vengono compromessi nella prospettiva di uno sviluppo sempre più improbabile”.

“Per questo – continua la presentazione – chiediamo un impegno alle/ai candidate/i che si accingono a rappresentare il paese nel prossimo parlamento europeo. Perché pensiamo che una presa di coscienza forte e un impegno su questi temi non sia affatto secondario rispetto alle sfide e alle aspettative migliori di quell’Europa diversa possibile che in tanti stanno auspicando”.

Per leggere l’appello ai candidati clicca qui

Qui un elenco dei candidati che hanno fin qui aderito

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Pubblicato il
4 giu 2004
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