British Telecom censura la Rete

British Telecom censura la Rete

Operazione CleanFeed. Pedopornografia nel mirino del maggiore operatore broadband inglese: censura di massa. Un'azione senza precedenti per il mondo delle democrazie occidentali
Operazione CleanFeed. Pedopornografia nel mirino del maggiore operatore broadband inglese: censura di massa. Un'azione senza precedenti per il mondo delle democrazie occidentali


Londra – Un’azione ai limiti delle possibilità tecniche ed economiche, pur essendo già collaudata ed utilizzata in molti paesi mediorientali ed asiatici. Il “nuovo corso” imboccato dalla Gran Bretagna, col benestare del Ministro degli Interni Paul Goggins, riecheggerà per molto tempo nel panorama telematico europeo: inizia anche in Occidente l’era della censura digitale di massa .

Un sistema di controllo “dall’alto”, lo stesso che limita gravemente l’attività telematica degli utenti iraniani , cinesi e vietnamiti . Differentemente dalle realtà asiatiche e mediorientali, i censori europei del XXI secolo si scagliano soltanto contro la pedopornografia, che spesso trova proprio in Internet un efficiente canale di diffusione. L’inizio di una crociata occidentale per abbattere la giungla di siti a carattere pedofilo? Marco Strano, psicologo della Polizia di Stato Italiana, ha recentemente sottolineato che gli oltre 7000 siti web pedopornografici rappresentano un grave rischio sociale, oltre ad alimentare un enorme business internazionale.

Nei mesi scorsi il portavoce della NCH Children’s Charities (influente associazione benefica votata alla tutela dei minori), John Carr, lanciò un appello al parlamento inglese affinchè la piaga della pedofilia on-line venisse combattuta con ancora più veemenza: a distanza di un anno, la svolta .
British Telecom accetta così la grande sfida proposta dal governo britannico e da numerosi gruppi di pressione: togliere la possibilità ai propri utenti di accedere al materiale pedopornografico diffuso sui newsgroup e sul web. L’azione è indubbiamente nobile e rende giustizia alla tutela dei più piccoli, sempre più presenti su Internet ma c’è già chi sottolinea i pericoli che questo genere di iniziative rappresentano per la libertà d’espressione. .

Questo massiccio giro di vite antipedofilia non mancherà dunque di suscitare numerosi scontri e dibattiti nell’opinione pubblica britannica. Nonostante la bontà d’intenti che giustifica questo sistema di censura, la Gran Bretagna sembra sprofondare allo stesso livello “tecnico” di Cina ed Arabia Saudita.

Il pericolo non sembra peraltro sottovalutato proprio da British Telecom. Pierre Danon, CEO dell’azienda, divisione Retail ha dichiarato che in casi come questi “si è sempre combattuti tra voler bloccare la pedopornografia in Rete ed il desiderio di libertà d’informazione”.

Dal mese prossimo inizierà così il blocco preventivo dei contenuti proibiti: una decisione sofferta, tra forti limitazioni tecniche ed economiche, completamente avvallata da Sir Christopher Bland, presidente di British Telecom.

Le specifiche tecniche di questa operazione (denominata CleanFeed ) non sono ancora note, ma tutto fa pensare ad un sistema di filtraggio dati basato su una “lista nera” . L’ente privato Internet Watch Foundation , osservatore non governativo sui contenuti digitali, avrà certamente un ruolo fondamentale nella compilazione di questo moderno e laico index librorum proibitorum . Entrando in contatto con i siti “proibiti”, gli utenti incapperanno semplicemente in un errore 404 : sarà come se quei contenuti, di fatto, fossero stati rimossi o non fossero mai esistiti.

“CleanFeed”, sostiene il giornale inglese The Observer , non sarebbe stato attuabile fino ad appena un anno fa: adesso il progetto è teoricamente attuabile perchè le velocità e le tecnologie di connessione hanno fatto ulteriori passi avanti. Una spiegazione tecnica che non convince e che è probabilmente dovuta al fatto che British Telecom gestisce circa il 90% della copertura ADSL nel Regno Unito. Per gli oltre quattro milioni di sudditi britannici a banda larga, British Telecom rimane spesso la scelta preferenziale tra gli ISP operanti nel paese. Un grande operatore di telecomunicazioni che vanta collaborazioni ed interessi anche nel gruppo UUnet-MCI , colosso internazionale che possiede molte delle dorsali transoceaniche.

Dopo il sistema integrato di verifica dell’identità digitale U-R-U (You Are You), British Telecom continua a stupire: John Carr, vero propulsore dell’Operazione CleanFeed, si augura che quest’ultima ed azzardata mossa dell’operatore più amato dai Britannici sia soltanto l’inizio di una svolta globale .
(Tommaso Lombardi)

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Pubblicato il 7 giu 2004
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