Banda larga uguale per tutti tutti?

Banda larga uguale per tutti tutti?

di Lamberto Assenti - Una quantità enorme di denaro viene promessa per far arrivare il broad band a chi oggi non ce l'ha, alle stesse condizioni di chi ce l'ha. Finalmente?
di Lamberto Assenti - Una quantità enorme di denaro viene promessa per far arrivare il broad band a chi oggi non ce l'ha, alle stesse condizioni di chi ce l'ha. Finalmente?


Roma – Leggo con piacere che il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha garantito che oltre ai 300 milioni di euro già stanziati per la banda larga in Italia ve ne saranno altri 1.930 che sosterranno la diffusione del broad band.

Non stiamo, evidentemente, parlando di noccioline. Stiamo parlando di una quantità di denaro che assomiglia più ad una piccola manovra finanziaria che ad uno stanziamento e che, se verrà confermata nella sua entità, potrà certo dare una spinta in avanti notevole a quello che viene considerato il motore dello sviluppo .

L’investimento, se davvero verrà portato avanti, rappresenta un’accelerazione rispetto al passato, quando al broad band si è preferita la televisione riverniciata con la parola “digitale” e definita persino “new media”, una forzatura che fa sorridere.

Dice Gasparri che lo stanziamento non farà che aumentare il numero delle utenze ADSL che pure, secondo dati della Commissione europea, in Italia sono salite rapidamente nell’ultimo anno e mezzo, al punto che più di noi ha fatto solo la Francia.

Ma tra le cose che il Ministro ha affermato in queste ore ce n’è una a cui tengo particolarmente: “Il nostro impegno è quello di portare lo sviluppo, la crescita, la qualità dei servizi ovunque e alle stesse condizioni” . Anzi, ha pure aggiunto che “in una vera democrazia telematica, tutti devono poter utilizzare la rete senza differenze” .

Una bella evoluzione. Gasparri, che ieri consigliava il passaggio al satellite per chi non fosse raggiunto dall’ADSL, oggi non solo conferma che la banda larga è necessaria ma sostiene anche di volerla portare ovunque alle stesse condizioni . E i costi del satellite dei reietti della copertura ADSL non sono certo quelli che sostiene chi si abbona ADSL o fibra perché ce l’ha sotto casa.

Non sappiamo se questo significa che un satellite bidirezionale per gli esclusi godrà di una tariffa calmierata finanziata dallo Stato, o se invece si spingerà perché gli operatori trovino finalmente profittevole portare l’ADSL fuori dalle città. Quello che però sappiamo è che sono anni che un numero consistente di italiani è tagliato fuori dal broad band, italiani che ora certo sperano nella pioggia di denaro promessa di Gasparri. Ed è bene che il ministro ne sia consapevole perché, qualora la pioggia non fecondasse a dovere i campi, i cittadini sapranno a chi attribuire il mancato raccolto.

Lamberto Assenti

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Pubblicato il
15 giu 2004
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