Condannato utente Internet in Siria

Condannato utente Internet in Siria

Mano dura del regime contro l'uomo agli arresti dallo scorso settembre e ora condannato per aver tentato di incrinare il morale della nazione. Ma non è il solo
Mano dura del regime contro l'uomo agli arresti dallo scorso settembre e ora condannato per aver tentato di incrinare il morale della nazione. Ma non è il solo


Damasco – Passerà almeno due anni e mezzo dietro le sbarre delle patrie galere un siriano che ha utilizzato Internet per diffondere pensieri considerati pericolosi dal regime di Bashar el-Assad.

Stando a quanto riportato dalla BBC , l’uomo aveva pensato bene di scaricare dei documenti dal sito di un emigrato siriano esiliato per motivi politici. Dopo aver ottenuto materiali che in Siria non sono consentiti, il 32enne Abdel Rahman al-Shaghouri ha distribuito via email ad amici e conoscenti quelle informazioni. Per questo era stato arrestato più di un anno fa, nel febbraio del 2003.

Secondo HRAS, l’associazione che monitora la negazione dei diritti civili in Siria, i materiali diffusi dall’uomo sono stati considerati dal tribunale siriano come “informazioni fasulle che colpiscono il morale della nazione “.

La condanna non è passata inosservata. Amnesty International ha immediatamente chiesto al regime siriano il rilascio dell’uomo e di altri quattro arrestati, tuttora in attesa di processo.

Gli altri indagati sono tutti accusati di aver trasmesso informazioni fasulle ad un quotidiano degli Emirati Arabi Uniti, sempre via email, ed un quarto di aver pubblicato fotografie sul web relative ad una protesta curda a Damasco. Tutti sono in carcere da circa un anno.

Il loro avvocato ha dichiarato che il verdetto contro Shaghouri è una “decisione politica che restringe la libertà di espressione in Siria”. Secondo HRAS si tratta di un “pericoloso precedente contro gli utenti Internet e un altro passo indietro”.

Va detto ad onor del vero che la Siria vanta una lunga tradizione di controllo sulla stampa e più in generale sull’informazione. Ciò nonostante in questi anni ha spinto per la diffusione tra la popolazione di nuove tecnologie, cellulari compresi, associate a strumenti di monitoraggio e censura . Strumenti che, come dimostra la condanna contro Shaghouri, sembrano funzionare benissimo.

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Pubblicato il
22 giu 2004
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