Giuda.com/ Gates ha compiuto un'operazione non valida

Giuda.com/ Gates ha compiuto un'operazione non valida

Dal sito della satira: L' ultima profezia sul futuro del mondo è una fastidiosa visione che non scuote più nessuno
Dal sito della satira: L' ultima profezia sul futuro del mondo è una fastidiosa visione che non scuote più nessuno


Web – La crisi delle dot-com è una finzione, è l’araba fenice dell’escatologia Microsoft. Bill Gates, conciato alla meno peggio da vaccinari e lacchè ha voluto indossare ancora una volta l’abitino dell’oracolo e non ha perso l’occasione, l’altra settimana, di pronunciarsi sul futuro del mondo. All’annuale cenacolo a Redmond in casa Microsoft, alla presenza di qualche centinaio di industriali miliardari del settore, Bill Gates ha fatto il quadro di cosa accadrà nel futuro ed è stato come se dicesse: “Il mondo non è ancora tutto mio”. Il celeberrimo Nostradamus, che con cadenza fastidiosa illustra alla stampa di mezzo mondo la sua visione dei nostri destini tecnologici, ha profetizzato sui prossimi dieci anni di storia e sulla prevedibile invasione mediatica di Internet.

Certamente i software (Microsoft? Ma siamo sicuri?) saranno la colla universale che in una sol colpo terrà assieme i migliori ingegni fra cui Microsoft stessa, i computer, il lavoro, mille aggeggini multimediali che faranno moda, la casa, i costumi ed i malcostumi e fors’anche i reggicalze. Non ci sarà certo spazio per poeti nostalgici dell’era che fu: avere un forno a microonde forse sarà ancora per qualcuno un crimine opinabile contro i polli, ma immaginate di poterlo accendere dal bagno di casa! I dieci metri che separavano igiene intima e fornelli saranno colmati da uno schiavo robot con interfaccia microsoft-x2office, sperando che parta un errore di sistema e si riavvii l’hardware, altrimenti dovremo far fronte a operazioni non valide che lanciano sandwich nei panni da lavare durante uno dei soliti multitask con cui Bill lotta dal giorno in cui presentò in diretta al mondo Windows 98.

Ma non fatevi imbonire; il messaggio nascosto è uno solo: “Aziende di tutto mondo fate salotto e unitevi in nome di Internet!” Usando i nostri programmi, of course. Attenzione però al collo di bottiglia della banda larga – avvisa il Bill – è troppo poco diffusa anche nell’evolutissimo mercato statunitense, figuratevi altrove. Secondo Gates, non esistono limiti tecnologici ma puramente economici. Eppure basterebbe uno sforzo quasi trascurabile per portare l’alta velocità nelle case di tutti e permettere allo schiavo robot di videoregistrare un vecchio film di Renato Pozzetto tagliando le pubblicità mentre compra e vende azioni usando nuove potenzialità di Microsoft Money e dirige i sandwich nei panni da lavare.
Ancora cinque anni soltanto per il commercio elettronico e via, non ci saranno più barriere fra bagno e cucina.

Riguardo alla stato di salute della sua azienda, Gates spiega che vendere software è una cosa difficile: fino a qualche tempo fa per conquistare il mercato bastava piazzare Internet Explorer dentro quella cosa chiamata Windows ed aspettare che i concorrenti fossero linciati da installazioni standard e quindi fagocitati lealmente in una morte lunga e solitaria, ma ora i tempi sono cambiati.

Sembra quasi di sentir parlare un pioniere che non possa fare a meno di comunicare la sua febbre dell’oro a tutto il mondo, come se ogni singolo abitante fosse un suo nipotino. Ma se tanti utenti di Linux e Windows scaricano ancora X-Bill un motivo ci sarà.

Provaci ancora, zio Bill.

Giuda.com, il sito che non tradisce

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Pubblicato il
11 giu 2001
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