300 miliardi di SMS da intercettare

300 miliardi di SMS da intercettare

Questi i numeri in campo per la clamorosa operazione decisa in Cina. Con una estensione di un programma pilota verranno controllati in tempo reale tutti i messaggini scambiati dai cinesi. Per tutelare i cittadini da idee sbagliate
Questi i numeri in campo per la clamorosa operazione decisa in Cina. Con una estensione di un programma pilota verranno controllati in tempo reale tutti i messaggini scambiati dai cinesi. Per tutelare i cittadini da idee sbagliate


Pechino – Ha sollevato enorme attenzione la clamorosa decisione delle autorità di Pechino di allargare i progetti di controllo sulle comunicazioni agli SMS, un ambiente relativamente nuovo ma decisamente esplosivo sul mercato cinese: nel 2003 si calcola abbiano usato il cellulare 300 milioni di cinesi che si sono scambiati più di 220 miliardi di messaggini . Un numero che potrebbe salire a quota 300 miliardi entro la fine dell’anno.

Stando a quanto riferito da Reporters sans frontieres – RSF , l’oligarchia pechinese avrebbe già dato il via a quello che viene considerato un programma di monitoraggio completo in tempo reale di quanto “passa” sui microdisplay dei telefonini cinesi.

Nel mirino delle autorità sono finiti, almeno ufficialmente, tutti i contenuti osceni, pornografici e violenti ma non viene nascosta l’intenzione di porre fine alle speculazioni economiche che tramite SMS possano creare turbative sul mercato. Inoltre, e questo è ovvio visti gli scopi delle censure preventive che già colpiscono tutti i media cinesi, è intenzione del Governo impedire che tramite SMS circolino “idee sbagliate” con connotazioni politiche che potrebbero “minacciare la sicurezza nazionale”.

Che un controllo a tutto campo degli SMS sarebbe stato attivato era nell’aria ormai da settimane e le conferme arrivano dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua che riporta le altrettanto ufficiali preoccupazioni del regime, secondo cui imperversano “tra i contenuti dei messaggini” notizie a sfondo “pornografico, osceno e fraudolento”.

Una situazione che, evidentemente, i gerarchi di Pechino non possono tollerare e per risolvere la quale l’ Accademia delle Scienze cinese avrebbe messo a punto una tecnologia di monitoraggio specifica per il mondo dei cellulari. Il sistemone è pensato per scovare parole chiave o termini all’interno di liste individuate dal Governo che, se utilizzati in SMS, potrebbero significare contenuti proibiti e sovversivi.

In questo senso, secondo RSF, verranno utilizzati anche i servizi della “Venus Info Tech”, società cinese a cui il Ministero di pubblica sicurezza di Pechino avrebbe già dato mandato di mettere a punto un “sistema di monitoraggio in tempo reale” degli SMS. La piattaforma di controllo sarebbe dotata non solo della capacità di individuare contenuti “offensivi” ma anche di tenere traccia di tutti i messaggi spediti e ricevuti da determinati numeri da cui si ritiene che provengano SMS pericolosi. Ma non basta: la nuova struttura consente di avvertire in automatico le forze dell’Ordine .

La capacità del regime cinese di sfidare apertamente i nuovi media tentando di delimitarne il più possibile le tipologie di utilizzo non è certo una novità ma non è una novità neanche il controllo sugli SMS. Come qualcuno ricorderà, da tempo nella regione di Lianoning le autorità hanno attivato un sistema di monitoraggio anche se, in quel caso, viene giustificato come un’operazione squisitamente legata alla tutela della pubblica moralità .

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Pubblicato il
5 lug 2004
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