Chiuso il sito-parodia-protesta OCSE.org

Chiuso il sito-parodia-protesta OCSE.org

Faceva il verso al sito dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Aveva suscitato molto clamore nei mesi scorsi ed era un baluardo della protesta anti-globalizzazione. L'ha chiuso Technorail (Aruba)
Faceva il verso al sito dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Aveva suscitato molto clamore nei mesi scorsi ed era un baluardo della protesta anti-globalizzazione. L'ha chiuso Technorail (Aruba)


Roma – Technorail, l’azienda del provider Aruba, ha deciso di chiudere OCSE.org, sito divenuto celebre nei mesi scorsi perché sfruttando la sigla all’italiana dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico era riuscito a portare in superficie i temi della protesta anti-globalizzazione.

Da quanto è dato di sapere, la ragione della chiusura sarebbe da ricercare nel fatto che il sito ( qui è disponibile un mirror) presentasse contenuti (logo e altro) protetti da copyright OCSE.

Il “sito-beffa” era nato qualche mese prima del Global Forum di Napoli, dello scorso marzo, in seno al “network” anti-globalizzazione “No Global”, e presentava contenuti pressoché identici a quelli del sito ufficiale dell’OCSE ( www.oecd.org ). Di cambiato c’erano solo alcuni termini che di fatto trasformavano il senso dei testi pubblicati sul sito. Ai molti giornalisti e delegati che sul sito-beffa si erano registrati per la partecipazione all’incontro internazionale è stata “riservata” la maggiore sorpresa quando è venuta a galla la natura “alternativa” del sito ocse.org.

Stando ad una nota dei gestori del sito diffusa ieri, Technorail avrebbe affermato di aver proceduto alla cancellazione del sito dopo aver ricevuto una richiesta in tal senso proprio dall’OCSE. Nelle motivazioni contenute in una lettera di Technorail ai gestori del sito si legge: “Abbiamo preso atto che nel sito www.ocse.org da Lei registrato viene fatto un uso abusivo e non autorizzato del logo OCSE e di quello della Banca Mondiale. Atteso che gli stessi segni distintivi sono riprodotti anche nel sito www.ocse.it, anch’esso registrato a Suo nome e considerato che il Suo comportamento costituisce violazione delle obbligazioni contrattuali assunte con la scrivente, siamo a comunicarLe che i siti in questione saranno disattivati con effetto immediato. Cogliamo altresì l’occasione per diffidarLa dall’utilizzare in futuro lo spazio web messo eventualmente a Sua disposizione per finalità illecite e/o abusive. L’OCSE – che ci legge per conoscenza – è invitata ad avviare le procedure per la riassegnazione del nome a dominio www.ocse.it”.

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Pubblicato il 14 giu 2001
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