Roma – Le connessioni a larga banda in Italia costano fino a 11 volte più del dovuto, impedendo alle aziende di beneficiare dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di queste tecnologie e di Internet. Lo afferma uno studio dello Yankee Group Europe annunciato ieri.
Secondo gli esperti della divisione europea del celebre osservatorio statunitense, la causa di questa situazione è da imputare alla lentezza dei governi e degli organi preposti alla regolamentazione del settore delle telecomunicazioni nell’applicare le leggi esistenti. Quelle norme che, si legge in una nota, “impongono all’incumbent la fornitura di linee locali a larga banda ai concorrenti con soluzioni di qualità e con prezzi allineati ai costi”.
Yankee Group Europe avverte anche che “questa situazione rischia di far deragliare l’iniziativa eEurope lanciata dai governi europei nel 1999 a supporto della crescita economica, produttiva e dell’aumento della competitività internazionale attraverso la rapida adozione delle tecnologie a larga banda”.
Giuseppe Valentino, Country Manager di Ebone Italia, che ha commissionato la ricerca, ha dichiarato: “Questa ricerca dimostra che l’Italia sta perdendo l’occasione di implementare le tecnologie a larga banda che potrebbero portare un significativo beneficio al paese sia economicamente che socialmente. E ‘ magra consolazione il fatto che l’Italia non sia sola in questo ritardo. L’industria delle telecomunicazioni deve agire ora se vogliamo evitare che l’eBusiness in Europa ristagni”.