Roma – Confermando quanto succintamente anticipato lo scorso aprile, Intel ha annunciato l’intenzione, durante i prossimi tre anni, di unificare l’architettura di sistema su cui poggiano i processori Xeon e Itanium.
In un’ intervista a VAR Business , Jason Waxman, director of multiprocessor marketing per l’Enterprise Product Group di Intel, ha spiegato che la propria azienda sta lavorando con diversi produttori di computer, tra cui HP e IBM, per sviluppare una piattaforma di sistema unificata per Xeon e Itanium. Il risultato sarà il rilascio di future versioni dei due chip capaci di condividere lo stesso socket e diversi chipset.
“Un rivenditore sarà così in grado – ha detto Waxman – di sviluppare un unico sistema capace di accogliere sia i processori Itanium che gli Xeon”.
Da rimarcare il fatto che i due processori si basano su tecnologie molto differenti fra loro: Itanium adotta l’architettura a 64 bit IA-64 basata sulla tecnologia EPIC di HP, mentre Xeon utilizza la stessa architettura x86 a 32 bit del Pentium 4. Solo di recente Intel ha introdotto sul mercato modelli di Xeon capaci di supportare l’ indirizzamento della memoria a 64 bit .
Gli analisti sostengono che la possibilità di condividere gli stessi componenti di Itanium, insieme al nuovo supporto alle istruzioni x86 a 64 bit, farà di Xeon una CPU sempre più appetibile anche sui server di fascia medio-alta. Ma Intel spera che avvenga anche il processo inverso, ovvero che Itanium possa competere sempre più da vicino con i processori x86, in particolar modo gli Opteron di AMD, anche sul mercato dei server di fascia medio-bassa.
Lo scorso aprile Intel rivelò che il primo chip Itanium “intercambiabile” con Xeon si chiamerà Tukwila e arriverà sul mercato durante il 2007.