Lo US Army si arma di Opteron e Linux

Lo US Army si arma di Opteron e Linux

L'Esercito americano ha commissionato ad IBM un grosso cluster di server basato sui pocessori Opteron e comandato dal Pinguino. Il monster verrà utilizzato per importanti progetti di ricerca militari
L'Esercito americano ha commissionato ad IBM un grosso cluster di server basato sui pocessori Opteron e comandato dal Pinguino. Il monster verrà utilizzato per importanti progetti di ricerca militari


Armonk (USA) – L’accoppiata Opteron/Linux è a bordo di un nuovo supercomputer che IBM sta installando presso l’Army Research Laboratory Major Shared Resource Center ( ARL MSRC ), uno dei centri di ricerca più importanti dell’Esercito americano.

Il sistemone, che si posizionerà fra i primi supercomputer più veloci al mondo, verrà utilizzato dal Dipartimento americano della Difesa (DoD) per accelerare la ricerca e lo sviluppo di nuove armi.

Per il suo nuovo supercomputer militare, IBM ha sposato i processori Opteron di AMD con Linux, un’accoppiata già scelta nel recente passato dalla Scuderia Ferrari , dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts e dalla Chinese Academy of Sciences . Con i suoi 2.304 processori Opteron a 2,2 GHz, contenuti in 1.186 eServer e325, il cervellone di Big Blue sarà capace di generare una potenza di calcolo di circa 10 teraflop al secondo: questo dovrebbe farne il secondo o il terzo supercomputer basato su Opteron più veloce al mondo.

La distribuzione di Linux che girerà sul cluster di IBM è quella di Novell/SuSE.

“IBM ha lavorato a stretto contatto con il DoD per sviluppare una potente soluzione di supercomputing basata su Linux che soddisfi le loro necessità ed offra l’affidabilità e la semplicità di gestione necessarie per incrementare significativamente la potenza di calcolo dell’organizzazione e far compiere un balzo in avanti alle tecnologie per la difesa”, ha scritto IBM in un comunicato.

All’interno dello US Army la guerra fra AMD e Intel per la conquista del mercato dei cluster x86 a 64 bit sembra per il momento finita in pareggio. Proprio pochi mesi fa, infatti, Linux Networx ha annunciato che l’Esercito americano aveva concluso un contratto per l’acquisto di una macchina basata su 2.132 CPU Xeon “Nocona” , i primi chip di Intel ad includere la Extended Memory 64 Technology.

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Pubblicato il
4 ago 2004
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