Ecco perché ho lasciato SKY

Ecco perché ho lasciato SKY

Ne parla un lettore che questa volta non se la prende con le codifiche proprietarie ma con la gestione della tecnologia e dei canali da parte dell'operatore
Ne parla un lettore che questa volta non se la prende con le codifiche proprietarie ma con la gestione della tecnologia e dei canali da parte dell'operatore


Roma – Egregia redazione, scrivo per portare alla vostra attenzione i motivi che mi hanno portato a chiedere la disdetta del contratto con Sky, perché ritengo possa essere interessante anche per i lettori di PI.

Tutto è cominciato qualche settimana fa quando di punto in bianco ho cominciato a non vedere più i canali che avevo sintonizzato. Mica la sintonizzazione automatica, sto parlando di quella manuale, alla quale avevo fatto seguire un certosino e infinito lavoro di sistemazione dei canali in modo da dargli un ordine, un senso logico almeno per me. Oltretutto ho scoperto che in questo modo avevo accesso a decine di canali che non fanno parte del pacchetto Sky ma grazie alla parabola e il decoder posso comunque ricevere.

Tengo a precisare che ho il GoldBox in affitto e che non ho la fortuna di quanti possono collegare il computer al decoder ed impostare i canali agevolmente con il mouse. L’unico strumento che ho potuto utilizzare è il telecomando del decoder, un blocco e una penna.

All’improvviso, dicevo, non vedo più i canali Sky e scopro che l’unico modo di riaverli è quello di rifare la sintonizzazione, questa volta quella automatica perché ero già troppo deluso per aver perso la mia sintonizzazione manuale per avere la fantasia di rimettermi da capo a sostituire i canali con il telecomando.

Da quel momento qualcosa è cambiato in me, ho cominciato a vedere i programmi Sky con un spirito critico che non avevo in precedenza e nel contempo a rimpiangere i canali perduti, ovvero accessibili ma solo dopo un pomeriggio di noioso lavoro. Così mi sono accorto in poche settimane di come i film di Sky Cinema fossero quasi sempre gli stessi, ripetuti per settimane e nemmeno particolarmente belli, di come Sky Sport trasmetta cose che mi interessano poco, certo non c’è il calcio d’estate ma cosa mi rappresentano tanti canali di sport se non sono interessato al golf, al baseball americano o al tennis? L’unica parte interessante rimane quella dei documentari, ma anche questi sono spesso molto superficiali e poi non ho molto tempo per seguirli.

Sul tutto, già che ci sono, ci metto pure la difficoltà a guardare RAI Uno e Due che guardandoli attraverso il decoder vanno a scatti. Non so perché, il segnale è buono eppure vanno a scatti. Un mio amico mi ha detto di avere lo stesso problema nonostante abitiamo a 70 km l’uno dall’altro. Non so il motivo ma non è sempre stato così, non voglio dire nulla ma quando non c’era il digitale terrestre la RAI si vedeva bene anche sul satellite.

Ultima assurdità è la numerazione di Sky che comincia dal canale 101: ma non potevano cominciare dal numero 1? Sono più le volte che sbaglio a digitare la sequenza “1-0-1” che quelle che la azzecco. Al limite potevano cominciare dal canale 111, molto più semplice da digitare sul telecomando, se proprio non gli piacciono le numerazioni con meno di tre cifre.

Per concludere dunque, mi sono fatto la fatidica domanda: ho bisogno di un servizio così? La mia risposta è stata no. Probabilmente quello di cui ho bisogno è un decoder che mi permetta di vedere i canali non Sky. Al limite acquisterò il digitale terrestre, ma solo perché ho una difficoltà tutta mia a guardare le reti RAI o Mediaset, che troppo spesso trasmettono programmi che definire assurdi è un eufemismo, e quando guardo la televisione più canali ho a disposizione più è possibile che trovo qualcosa di interessante. Per i film penso che andrò al negozio che li affitta sotto casa.

Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata

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Pubblicato il 5 ago 2004
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