Internet spacca in due l'Iran

Internet spacca in due l'Iran

Un nuovo clamoroso caso di censura evidenzia ancora una volta tutte le difficoltà del paese dinanzi alla rivoluzione tecnologica che avanza, internet in testa
Un nuovo clamoroso caso di censura evidenzia ancora una volta tutte le difficoltà del paese dinanzi alla rivoluzione tecnologica che avanza, internet in testa


Teheran (Iran) – L’improvvisa censura di tre siti riformisti iraniani nei giorni scorsi ha evidenziato in modo clamoroso la spaccatura che nelle istituzioni e nella società iraniani sta causando l’avvento progressivo delle nuove tecnologie .

La notizia risale a due giorni fa ed è quella, denunciata da Reporters sans frontieres , secondo cui tre siti internet, strettamente legati al principale partito riformista del paese, da un giorno all’altro sono divenuti irraggiungibili.

Sebbene le autorità, anche quelle religiose, abbiano in passato accettato l’esistenza di questo genere di siti, tre spazi web collegati al Fronte di partecipazione islamica sono stati improvvisamente bloccati dai provider del paese. Una lettera del segretario del partito, Mohammad Reza Khatami, fratello del presidente riformatore in carica, è apparsa in queste ore sull’unico dei tre siti che ora è possibile raggiungere, ma solo da alcuni nodi di accesso.

La lettera è una vibrata protesta contro quanto accaduto, un blocco che non è giustificato da alcuna azione ufficiale riconosciuta dal governo. L’atto di censura sarebbe invece una diretta conseguenza di pressioni indebite dell’Ufficio per la Morale Pubblica sui provider per indurli a bloccare l’accesso a quelle pagine. Già nei mesi scorsi i siti riformatori erano finiti nell’occhio del ciclone .

La censura dei tre siti dunque alza nuovamente la tensione dopoché nelle scorse settimane due giornali riformatori erano stati chiusi d’autorità e un terzo aveva annunciato la chiusura dopo l’avvio di indagini sul suo direttore.

C’è da dire che in Iran da anni si confrontano due diversi modi di avvicinare le nuove tecnologie . Internet è andato diffondendosi in modo stabile, è arrivato persino l’ADSL e il Parlamento proprio di recente è sembrato pronto ad aprire anche al satellite . Lo stesso presidente Khatami si è più volte espresso in favore dell’innovazione ritenendo le nuove tecnologie un possibile traino allo sviluppo del proprio paese. Ma tutto questo avviene in modo contrastato: si registrano azioni di polizia dirette contro gli internet café , blitz delle milizie conservatrici contro l’accesso ad internet e al satellite e la sempreverde censura sulle idee e l’informazione web .

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Pubblicato il 25 ago 2004
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