Musica, Microsoft contro Apple

Musica, Microsoft contro Apple

99 cent a brano, catalogo da mezzo milione di brani, portabilità su 70 diversi player portatili. Così il big di Redmond si lancia nella grande battaglia della musica legale. Ma Apple arma i siluri. Il P2P intanto vola
99 cent a brano, catalogo da mezzo milione di brani, portabilità su 70 diversi player portatili. Così il big di Redmond si lancia nella grande battaglia della musica legale. Ma Apple arma i siluri. Il P2P intanto vola


Redmond (USA) – Come previsto oggi è il giorno di Microsoft: il colosso del software si è ufficialmente lanciato in una sfida a tutto campo con l’avversario di sempre, Apple, una sfida che dovrà incoronare il leader nell’esplosivo settore della vendita di musica legale via Internet.

La ricetta per riuscire a far tremare la casa di Cupertino e il suo dilagante iTunes coniugato ad iPod si chiama MSN Music , un servizio oggi in fase beta che consente agli utenti americani di scaricare brani musicali a 99 centesimi e di sceglierli in un catalogo che oggi conta mezzo milione di pezzi, ma che presto arriverà a raddoppiare l’offerta. I brani sono diffusi su licenza delle major del settore e di 3mila etichette indipendenti.

MSN Music , che promette di inserire nel proprio catalogo anche musica d’autore che spesso è difficilmente reperibile offline, offre ai suoi clienti la possibilità di trasferire le canzoni scaricate su una grande molteplicità di device portatili , quelli che supportano la piattaforma Windows Media, vale a dire più di 70 dispositivi prodotti da un vasto ventaglio di case costruttrici. Se Apple può contare sull’immensa popolarità del suo player iPod, Microsoft potrebbe invece tirare dalla sua parte i costruttori alternativi, ampliando quindi le potenzialità del proprio mercato di riferimento.

Con la musica scaricata è anche possibile realizzare CD personalizzati, sebbene ci si debba accontentare di una compressione WMA senz’altro di qualità, ma limitata dai 160 Kbps in cui sono generalmente disponibili. Sul piano della gestione dei diritti dei brani , a chi utilizza il nuovo Windows Media Player 10, MSN Music consente di ascoltare la musica su cinque diversi PC con piattaforma Windows, di masterizzare le proprie playlist fino a sette volte su CD e di trasferirle, come detto, a qualsiasi player portatile compatibile Windows Media.

In effetti Windows Media rappresenta la chiave di volta del meccanismo tecnologico, sia per quanto riguarda la distribuzione dei brani quanto, appunto, la gestione dei diritti. I brani possono essere acquistati attraverso Internet Explorer oppure l’ultima versione di Windows Media Player (vedi approfondimento di oggi su Punto Informatico). Problema non secondario in questo senso è il fatto che il nuovo WMP gira soltanto su XP, una versione di Windows che, pur diffusa, è ben lontana dal rappresentare il grosso dell’installato negli USA e nel mondo.

Ad ogni modo, MSN Music punta moltissimo, com’è ovvio, non solo sulla preminenza acquisita nel tempo dal portale MSN ma anche sulla costituzione di una sorta di comunità musicale in seno al servizio. Per riuscirci, viene reso possibile dare un proprio giudizio sulla musica scaricata e vederlo integrare in forma anonima ad un sistema di rating aperto alla consultazione da parte degli utenti; si consente di inviare facilmente segnalazioni di pezzi di proprio interesse ad amici e conoscenti e presto si prevede di integrare i servizi di MSN Music con il Messenger, una delle più diffuse applicazioni di instant messaging.

Il sistemone, condito da un servizio di presentazione e ricerca dei brani che potrebbe un domani essere integrato nel motore di ricerca su cui da tempo si lavora a Redmond, vanta anche l’integrazione con MSN Radio , una radio web dinamica da 50 canali musicali che permette, tra le altre cose, di “mettere via” e ascoltare a proprio piacere i brani trasmessi che riscuotano l’interesse dell’utente.

In Italia il servizio MSN Music è disponibile per i consumatori dallo scorso aprile e prevede l’accordo con OD2, il maggior distributore digitale europeo di musica online. Nel nostro paese MSN Music offre cataloghi di oltre 75 etichette discografiche incluse, ovviamente, le major, per un totale di circa 350.000 titoli e 12.000 artisti.

Mentre Microsoft cucina il lancio di MSN Music, però, né Apple né gli altri grandi nomi del settore stanno a guardare. Ecco come stanno preparando i siluri anti-Gates.


La contromossa studiata da Apple o, meglio, una mossa lanciata proprio nelle ore della presentazione di MSN Music, va tutta nella direzione di un’espansione orizzontale di iTunes attraverso un programma di affiliazione .

La Mela ha infatti annunciato l’ iTunes Affiliate Program con cui si consentirà ai siti partner di linkare dalle proprie pagine direttamente risorse musicali di iTunes, garantendo loro una percentuale sulla vendita .

Apple è per ora piuttosto avara di dettagli ma si prevede che la “fetta” per i partner sarà nell’ordine del 5 per cento su ogni brano che viene scaricato via iTunes. Ogni referral, ossia ogni volta che un cliente proveniente da un sito si reca su iTunes, varrà ai siti partner il 5 per cento su ogni download effettuato ma soltanto nell’arco delle 24 ore da quando l’utente dal sito di origine si è “trasferito” su iTunes.

Per Apple questa operazione significa ridurre ulteriormente i già ridottissimi margini di guadagno sui download. Ma, come noto, e a differenza dei propri concorrenti, la casa di Cupertino punta su iTunes quale pedana di lancio per il suo iPod , il player che in questi mesi ha acquisito un ruolo di assoluto rilievo nel mercato dei dispositivi portatili.

Da parte sua neppure Napster rimane a guardare mentre Microsoft riversa tutto il proprio peso sul settore. L’azienda ha infatti fatto vedere una preview del suo nuovo servizio Napster To Go .

L’idea di fondo del nuovo giochino di Napster è un abbonamento mensile da meno di 15 dollari che consente ai clienti di scaricare musica senza limiti e di poterla gestire su un player portatile. La piattaforma tecnologica sfrutta il sistema Janus e quindi sarà utilizzabile soltanto utilizzando Windows Media Player in congiunzione con il software di Napster. In questo quadro, la musica sarà attiva fino a quando l’utente continuerà ad essere abbonato, dopodiché diverrà inutilizzabile. Va detto però che la versione finale di “Napster To Go” non sarà pronta prima della prossima primavera, quando vedrà la luce Napster 3.0.

E mentre la BBC pubblica la sua prima classifica della musica venduta via Internet, una nuova rilevazione indica che l’uso del peer-to-peer , network di scambio su cui da sempre gira moltissima musica, è tutt’altro che tramontato.

Lo studio di Comscore Media Metrix ha chiarito che al calare degli utenti di Kazaa (passati negli ultimi mesi a quota 16 milioni rispetto ai 30 milioni dei tempi d’oro) e di WinMX (software P2P che a maggio contava 6 milioni di utenti) sono aumentati in gran numero quelli delle piattaforme di sharing alternative . In particolare viene nominato eMule , che conterebbe ormai quasi mezzo milione di utenti, e in generale la piattaforma eDonkey che, sebbene i numeri scarseggino, si ritiene veleggi ben oltre quel numero. In crescita anche l’uso per lo sharing di BitTorrent , applicazione di grande utilità per il download distribuito ma invero non pensato in origine per l’uso come sistema di condivisione.

Come sempre, le cifre sul P2P vanno prese con le molle perché nulla è così fluttuante quanto l’utenza dei sistemi di condivisione. Di certo però il loro utilizzo è ancora massiccio in tutto il mondo come indicano gli ultimi dati della società di rilevazione BigChampagne e dell’OCSE. Un mondo, il P2P, in cui è da sempre frequentatissimo lo scambio di brani musicali, fenomeno con cui anche i grandi jukebox legali devono fare i conti.

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Pubblicato il 3 set 2004
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