Confessa lo spammer del wi-fi

Confessa lo spammer del wi-fi

Il furbacchione si connetteva alle reti wireless degli altri e usava il loro broad band per diffondere quantità di email con pubblicità a luci rosse
Il furbacchione si connetteva alle reti wireless degli altri e usava il loro broad band per diffondere quantità di email con pubblicità a luci rosse


Los Angeles (USA) – L’ultima frontiera degli spammer potrebbe diventare il wi-fi e la sua bucabilità: questo almeno è quanto si evince dopo che un uomo accusato di aver usato il wireless degli altri per inondare la rete di spam a luci rosse ha ammesso le sue colpe.

Il 37enne Nicholas Tombros, smanettone capace di individuare reti wireless non ottimamente presidiate, ha chiesto il patteggiamento in un procedimento che lo vede imputato sulla base delle recenti normative americane antispam, in particolare il CAN SPAM, una legge che può anche portare in prigione chi si macchia di questo crimine.

Stando all’accusa, ora ammessa dall’uomo, Tombros si è recato più volte a Venice, quartiere sul mare di Los Angeles, dove ha approfittato delle reti wireless dei residenti della zona per spedire una enorme quantità di messaggi. La sua attività però è stata ricostruita dai cybercop americani che hanno quindi potuto procedere e richiedere l’incriminazione di Tombros.

L’azione dell’uomo risulta essere particolarmente complessa, una eventualità prevista dal CAN SPAM che proprio per questi casi stabilisce pene più severe, quando cioè lo spammer agisce in modo non solo del tutto consapevole, ma anche utilizzando risorse altrui, sfruttandole illegalmente. In più, peserà sulla posizione processuale di Tombros il fatto che il mittente dei messaggi era oscurato.

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Pubblicato il
7 set 2004
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