Quando l'ADSL si... blocca

Quando l'ADSL si... blocca

Ne parla un lettore che volendo cambiare provider si trova in un limbo burocratico che gli impedisce di approdare al nuovo operatore. E - dice - le due società fanno scaricabarile
Ne parla un lettore che volendo cambiare provider si trova in un limbo burocratico che gli impedisce di approdare al nuovo operatore. E - dice - le due società fanno scaricabarile


Roma – Gentile Punto-Informatico.it, vi scrivo per segnalare come una volta sottoscritto un contratto ADSL con TIN.it possa divenire impossibile, anche una volta disdetto, attivare l’ADSL con altri operatori.

Lo scorso anno ho sottoscritto appunto un contratto ADSL con TIN.it. Alla scadenza del contratto ho chiesto la disdetta secondo le modalità previste, ed ho anche avuto risposta positiva tramite e-mail da parte di TIN, che mi informava della disdetta del mio contratto in data a partire dal 4/8/2004.

Sin qui tutto regolare, se non fosse che una ventina di giorni fa provo ad attivare l’ADSL con Infostrada. Dopo un po’ ricevo l’e-mail del nuovo gestore che m’informa che non è stato possibile completare l’operazione perchè a detta di Telecom è già presente un servizio ADSL sulla linea. Suppongo ci sia stato un errore e riavvio la procedura: stesso esito.

Contatto TIN.it e mi dicono che da parte loro non risulta nulla: il contratto è chiuso ed il problema non riguarda loro.

Chiamo allora il 187 e mi risponde una sgarbatissima operatrice che parlando praticamente in dialetto (mi domando chi effettui la selezione dl personale!) mi dice:
-ADSL? Non dovete parlare con me?
-No, aspetti è un problema tecnico di Telecom…
-No, no con chi ce l’avevate il contratto con Tin? Allora chiamate a TIN
-Guardi, l’ho già fatto, mi hanno detto di rivolgermi a voi…
– No, no, da me che volete!
e mi attacca il telefono in faccia!

Richiamo TIN, che se ne lava le mani, e per non portarla per le lunghe ho fatto all’incirca una decina di telefonate tra Telecom e numero verde Tin che si rimbalzavano la responsabilità a vicenda.

In una delle telefonate Telecom mi ha fatto parlare con un operatore che alla fine mi ha lasciato spiegare il problema, cioè che anche se ho disdetto loro hanno dimenticato di staccare la connessione dalla piastra in centrale. Ma mi ha detto che non poteva farci nulla: a lui risultava che TIN.it aveva ancora l’abbonamento attivo e non poteva staccarlo.

Richiamo TIN.it, stavolta salta fuori che l’abbonamento è si non attivo, ma che anche a loro risulta che è ancora attaccato in centrale. Cosa mi dicono di fare? Di chiamare Telecom per far staccare la “scheda ADSL”, loro non sanno cosa fare, e non possono farci nulla.

A questo punto come devo comportarmi? Sono più di 20 giorni che non riesco ad effettuare una nuova richiesta di ADSL con un nuovo operatore a causa dell’imperizia dei tecnici Telecom e delle difficoltà di comunicazione tra due aziende!

Cordiali Saluti
Massimo U.

Gentile Massimo
i maggiori problemi nelle attivazioni e disattivazioni ADSL da e per qualsiasi operatore secondo le molte segnalazioni che arrivano in redazione sono dovute essenzialmente ad un vizio di comunicazione tra Telecom Italia e gli altri provider. Capita infatti a molti di non riuscire a gestire con successo e soddisfazione la transizione da un operatore all’altro, passaggio che naturalmente rientra nei propri diritti.

In questo caso il consiglio, che può però non rivelarsi risolutivo, è quello di inviare una raccomanda a/r ad entrambe le aziende descrivendo nel dettaglio il problema. Da parte nostra segnaliamo ai provider la sua lettera. Va detto però che questo identico problema è stato rilevato numerose volte e visto il suo caso – e quelli segnalati da altri anche con altri operatori – pare proprio che, fin qui, non si sia ancora riusciti a risolverlo.

Mi consenta, per chiudere, un’ulteriore considerazione legata al mercato italiano dell’ADSL, che vede ancora al centro l’operatore dominante, che si trova nella condizione di essere ad un tempo fornitore dei provider e loro concorrente. Una situazione che di certo non favorisce il mercato né la tutela dei diritti degli utenti.

A presto, Adele Chiodi

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Pubblicato il
8 set 2004
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