Schwarzy contro il peer-to-peer

Schwarzy contro il peer-to-peer

Il governatore della California alza il tiro contro i computer pubblici che vengono utilizzati per scambiare materiale illegale. E spara un ordine esecutivo
Il governatore della California alza il tiro contro i computer pubblici che vengono utilizzati per scambiare materiale illegale. E spara un ordine esecutivo


San Francisco (USA) – I titoli sui media americani si sprecano, il più gettonato è: “Terminator contro il peer-to-peer”. Alza in effetti una certa attenzione l’ordine esecutivo firmato dal governatore della California, Arnold Schwarzenegger, contro l’uso illegale delle risorse informatiche pubbliche.

In sé l’ordine, pubblicato sul sito del Governatore , non dice granché di nuovo, perché si limita a dichiarare off-limit sui computer governativi i programmi di file sharing che possano rappresentare “un problema di sicurezza”.

L’ordine non attacca il peer-to-peer ma prende atto che l’uso indiscriminato di questi programmi potrebbe mettere a rischio le reti informative dello stato, per esempio facilitando l’incursione di virus e altro malware nei sistemi. Schwarzenegger non ha bandito l’uso del peer-to-peer tout court ma solo laddove possa rappresentare un rischio.

Il secondo aspetto dell’ordine esecutivo è persino ovvio, in quanto mette al bando l’uso del P2P laddove questo significhi scambiare materiale illegale.

L’impatto dell’ ordinanza di Terminator , come la chiamano i reporter in USA, appare però essere assai più imponente se si considera che tra i sistemi informativi di cui parla non ci sono solo quelli dell’amministrazione centrale ma anche server universitari e apparati accademici che in qualche caso sono stati la culla delle tecnologie di sharing, e anche della condivisione di file illegali.

Un aspetto per qualcuno forse vagamente inquietante dell’ordinanza, infine, è che sebbene il P2P non sia vietato, nel documento si chiede espressamente alle agenzie statali di “esplorare la possibilità ed efficacia di sistemi di filtro e blocco di certe tecnologie che possano essere attivati sui computer e sulle reti governativi”.

Subito dopo aver emesso l’ordinanza, Schwarzy ha ricevuto un buffetto dai suoi amici di sempre. “La Motion Picture Association of America e le società sue associate – si legge in una nota diffusa dagli studios di Hollywood – applaudono il divieto del Governatore Schwarzenegger contro il download illegale di opere protette su tutti i computer dello stato”.

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Pubblicato il
21 set 2004
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