Banda larga italiana, qualcosa si muove

Banda larga italiana, qualcosa si muove

Telecom sostiene che la banda larga in Italia cresce più che in Europa, Gasparri punta a nuovi sconti per decoder e ADSL ma anche per l'acquisto di supporti informatici. La Bordoni pensa ai professionisti
Telecom sostiene che la banda larga in Italia cresce più che in Europa, Gasparri punta a nuovi sconti per decoder e ADSL ma anche per l'acquisto di supporti informatici. La Bordoni pensa ai professionisti


Roma – I dati arrivano dall’operatore dominante italiano, Telecom Italia, e raccontano un’Italia in cui la diffusione dell’accesso a banda larga procede più speditamente che in quasi tutto il resto d’Europa.

Secondo Telecom Italia, infatti, negli ultimi mesi si può parlare di 30mila nuovi accessi alla settimana . Dati che portano avanti la diffusione del broad band, passata da 29 accessi ogni 100mila abitanti registrati nel 2003 agli 88 accessi che Telecom registra ora. Entro la fine dell’anno l’incumbent prevede 4 milioni di abbonati, che dovrebbero raddoppiare nel corso del 2005. A fare meglio da qui al 2008, secondo le stime di Telecom, sarà solo il Regno Unito, dove la crescita sarà del 37 per cento annuo contro il 30 per cento italiano.

Ma in queste ore si sta giocando con la Finanziaria 2004 un’altra importante partita, quella dei contributi pubblici all’ADSL e al digitale terrestre . La questione, terreno di possibile scontro con SKY Italia , potrebbe risolversi con contributi all’acquisto dei decoder per il dtt equivalenti a quelli previsti nell’ultimo anno. E lo stesso dicasi per l’ADSL. Al contrario di quanto fin qui accaduto, però, il ministro alle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha anche proposto uno sconto del 40 per cento sull’acquisto di supporti informatici per chi si abbona a servizi broad band, fino ad un massimo di 2mila euro di spesa.

Sempre sul fronte della banda larga, la Fondazione Ugo Bordoni dovrebbe a breve lanciare l’iniziativa Agire Digitale rivolta in particolare a liberi professionisti e piccole imprese e studiata per incentivare l’utilizzo di Internet.

L’idea è quella di stimolare verso la rete 4 milioni di partite Iva, spingendo contestualmente il mercato dei servizi informativi settoriali e specializzati, come la banche dati professionali e via dicendo, dando anche nuovi spazi di manovra ai provider che si vogliano posizionare in questo settore emergente di cui il broad band è considerato elemento costitutivo.

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Pubblicato il
24 set 2004
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