NGI: solo la nostra è vera flat-rate

NGI: solo la nostra è vera flat-rate

L'azienda lancia un guanto di sfida agli altri fornitori che, afferma, hanno sbagliato. Al centro delle nuove offerte c'è la tecnologia AUP, che limita la connessione quando le linee sono congestionate. Emerge qualche critica
L'azienda lancia un guanto di sfida agli altri fornitori che, afferma, hanno sbagliato. Al centro delle nuove offerte c'è la tecnologia AUP, che limita la connessione quando le linee sono congestionate. Emerge qualche critica


Roma – “Il concetto di flat come si intendeva un anno fa è definitivamente caduto”. Non ha dubbi Davide Pozzi, product manager di NGI.it , secondo cui è tempo di offrire “una connessione superiore a qualsiasi altra”.

Nella nota diffusa ieri, NGI non si limita a pubblicizzare il proprio servizio, com’è costume di tutte le imprese fornitrici di connettività, ma attacca anche gli altri fornitori, affermando: “Forti degli errori fatti da altri provider crediamo di aver trovato la Flat Rate di nuova generazione”. Pozzi parla ovviamente anche di “connessione superiore a qualsiasi altra”. Ma soprattutto mette in luce che l’offerta flat di NGI non è più rivolta ai soli videogiocatori ma anche ai cosiddetti “power user”, a chi usa molto la rete, così da poter essere equiparato, secondo l’azienda, ad un utente videoludico.

Secondo NGI la crisi delle flat-rate , scatenata da contratti poco chiari e dalla fame dell’utenza italiana di connessioni senza limiti di tempo a basso costo, può essere superata…

Il cuore del sistemone rinnovato di NGI è una tecnologia di cui Punto Informatico ha già parlato , il sistema AUP, che è passato da una fase di “collaudo” alla “promozione” quale “centro di controllo” dei servizi di connettività “F4 AUP”: gli utenti che si sono collegati mediamente ogni giorno dell’ultima settimana per circa 7 ore, vengono scollegati per due minuti. I due minuti vengono moltiplicati per il numero di disconnessioni che l’utente ha già “subito” nel corso del giorno. Ad ogni riconnessione, dopo la pausa “forzata”, NGI garantisce comunque almeno 15 minuti consecutivi di collegamento. Alla fine del quarto d’ora, se l’allarme AUP persiste, l’utente viene disconnesso, in caso contrario può rimanere online.

La formula AUP adottata dall’offerta F4 AUP è complessa ma diversa da quella che era stata varata nella fase che l’azienda definisce di “beta testing”. All’epoca, infatti, pur in un uguale rapporto modem-utenti di 1 a 4, NGI affermava che AUP si attivava “se e solo se, la percentuale delle linee occupate è superiore al 90% (praticamente vicini alla saturazione). Solo chi è connesso superando il limite minimo di 6 ore di connessione contigua viene disconnesso per un minuto. Una volta riconnesso, se la saturazione è ancora in corso, si viene disconnessi dopo un tempo minimo uguale a 60 min diviso il numero di volte che si è già stati disconnessi. Viene kickato chi dalle 00:00 del giorno precedente ha accumulato più di 12 ore di connessione fra quella fatta ieri ed oggi, tranne la connessione in corso. Questo sistema serve per liberare per un minuto una linea permettendo la connessione di un altro utente”.

Questo cambiamento, unito ad alcune modifiche contrattuali, non sembra essere andato giù ad alcuni utenti di NGI che tuttavia non pare avere alcuna intenzione di tornare sui propri passi.

Ma ecco nel dettaglio F4 AUP e le versioni ricaricabili di F4.


Nel dettaglio, F4 AUP mette in campo sistemi di ottimizzazione come la compressione dei dati su ISDN, “fair queing” per massimizzare l’utilizzo della banda in caso di impiego parallelo di file transfer, browsing, ecc. Tutte le versioni di F4 danno la possibilità di collegamento a 64Kb/s e 128Kb/s in ISDN indifferentemente: decide l’utente.

F4 AUP prevede la connessione tramite numero verde (800900035) senza scatto alla risposta con, affermano le pagine di NGI.it, “un unico concentratore a Milano, direttamente collegato al più grande backbone Europeo di Internet e a 1Gb/s con il MIX, il punto dove passa quasi tutto il traffico Internet Italiano.”

La flat F4 si basa sul rapporto 1 a 4 delle linee rispetto agli utenti. Questo sta a significare che una linea del numero verde viene condivisa in maniera statistica da 4 utenti. Ed NGI aggiunge a tutto questo l’AUP, proposta come tecnologia che “ottimizza” la “disponibilità” delle linee.

Con F4 AUP si può scegliere il “livello AUP” desiderato: “Il livello AUP ti garantisce che se la tua media di connessione giornaliera (calcolata su base settimanale) è inferiore al livello acquistato, non verrai mai sconnesso”. Con una accortezza: la “media giornaliera” è calcolata su connessioni a 64Kb/s, per cui chi si collega a 128Kb/s per 6 ore al giorno, ha un media AUP di 12 ore.

Questi i prezzi, decisamente superiori alla media, di F4 AUP, per contratti di un anno con pagamento anticipato (è possibile anche abbonarsi per soli tre mesi, con prezzi al mese leggermente superiori). Tutti i prezzi sono Iva inclusa e i numeri si riferiscono alle ore medie giornaliere acquistate:

F4 AUP 6, 1.320.000; F4 AUP 9, 1.980.000; F4 AUP 12, 2.640.000; F4 AUP 24, 8.880.000; F4 AUP 48, 17.760.000.

Fino al 15 luglio si può usufruire anche di un’offerta-lancio per la flat F4 ricaricabile, che non è soggetta all’AUP. Fino a quella data si potranno acquistare 1.400 minuti di connessione a 50mila lire (Iva inclusa).
Il costo della ricaricabile è fisso, ci si collega con numero verde quando si preferisce.
La connessione è PSTN a 56Kbps e ISDN 64Kbps a 60 lire al minuto, o ISDN 128Kbps a 120 lire al minuto, con possibilità di verificare i minuti residui via web.

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Pubblicato il
26 giu 2001
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