Il Pentium 4 strizza l'occhio all'SP2

Il Pentium 4 strizza l'occhio all'SP2

Anche Intel, dopo AMD, attiva nei suoi chip la tecnologia per la protezione della memoria supportata nell'ultimo service pack per Windows XP. Il colosso ha lanciato anche i suoi primi compilatori per codice x86 a 64 bit
Anche Intel, dopo AMD, attiva nei suoi chip la tecnologia per la protezione della memoria supportata nell'ultimo service pack per Windows XP. Il colosso ha lanciato anche i suoi primi compilatori per codice x86 a 64 bit


Santa Clara (USA) – Seguendo le orme della sua più diretta rivale, AMD , Intel ha introdotto – senza troppa pubblicità – i suoi primi processori con la tecnologia per la protezione della memoria NX (No Execute), qui implementata con il nome di Execute Disable Bit (EDB).

Il supporto software al bit NX è stato incluso da Microsoft nel Service Pack 2 per Windows XP con il nome di Data Execution Prevention (DEP). Come spiegato nello speciale di Punto Informatico sull’SP2, questa tecnologia ha lo scopo di rafforzare la separazione tra le aree di memoria riservate ai dati e quelle riservate al codice, questo per impedire che un programma malevolo, sfruttando uno dei cosiddetti bug “buffer overflow”, possa inserire del codice in aree riservate ai dati e successivamente invocarne l’esecuzione.

La tecnologia NX è integrata anche nei più recenti chip mobili di Transmeta e nell’imminente famiglia di processori Esther di VIA , inoltre esiste già una patch di Intel e Red Hat che ne aggiunge il supporto anche al kernel di Linux.

I processori di Intel in cui è stata attivata la funzione EDB sono contrassegnati dalla lettera “J” dopo il numero di modello. Tutti i Pentium 4 e i Celeron da 90 nanometri che d’ora in avanti giungeranno sul mercato saranno dotati della tecnologia EDB: il loro prezzo rimane invariato.

Fra i Celeron “J” lanciati sul mercato in questi giorni vi sono i primi modelli basati sul Socket T (775 pin) e la prima versione desktop del modello 340.

I prossimi chip ad implementare il bit NX saranno gli Xeon DP “Nocona”, i primi ad aver abbracciato la tecnologia x86 a 64 bit di Intel nota come EM64T (Extended Memory 64 Technology).

A proposito di 64 bit, il chipmaker di Santa Clara ha di recente annunciato la disponibilità di una suite di strumenti per lo sviluppo di applicazioni ottimizzate per i chip EM64T. Fra questi tool, che supportano sia Windows che Linux, vi sono compilatori, debugger, analizzatori di prestazioni e la Math Kernel Library di Intel. Un portavoce del colosso ha spiegato che i nuovi compilatori generano codice pienamente compatibile con la tecnologia AMD64.

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Pubblicato il 5 ott 2004
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