Intel e Compaq alla guerra dei chip

Intel e Compaq alla guerra dei chip

Come annunciato ieri, Compaq si allea ad Intel e parte alla conquista del mercato enterprise contro gli attuali dominatori delle piattaforme RISC/Unix. Il punto della situazione in un'intervista a Compaq Italia
Come annunciato ieri, Compaq si allea ad Intel e parte alla conquista del mercato enterprise contro gli attuali dominatori delle piattaforme RISC/Unix. Il punto della situazione in un'intervista a Compaq Italia

Roma – L’ annuncio di ieri riguardante l’accordo di Compaq con Intel ha ridisegnato la mappa della guerra fra chip che si gioca nel mercato dei server enterprise. Se fino a pochi anni fa i dominatori di questo settore, che include in ordine di importanza Sun, HP, IBM e Compaq, offrivano ognuno una propria piattaforma proprietaria, nel futuro prossimo una grossa fetta del mercato prima dominato dai server RISC/Unix passerà il testimone alla piattaforma IA-64 di Intel.

Proprio come annunciato lunedì da Compaq, HP unificherà infatti la sua piattaforma a quella IA-64 di Itanium entro i prossimi tre anni. Quello che si viene così a formare è un blocco Intel-HP-Compaq che tenterà di stringere in una morsa gli ultimi due maggiori produttori di CPU RISC: Sun, con UltraSparc, e IBM, con Power.

L’accordo fra Compaq e Intel per la convergenza della piattaforma Alpha verso quella IA-64 non è un fulmine a ciel sereno ma il naturale evolversi di un rapporto fra le due aziende che in passato aveva già portato alla migrazione, dalla divisione Alpha di Compaq a Intel, di risorse umane e tecnologiche.

Una delle tecnologie Alpha che più interessano Intel è quella “symmetric multi-threading” integrata nel protocollo di bus EV8, un progetto a cui Compaq sta ancora lavorando e che permette di incrementare il parallelismo con cui un chip riesce a portare a termine più task contemporaneamente. Una tecnologia che andrà soprattutto supportata dal software e dunque dai compilatori, un’altra area in cui Compaq può vantare un grosso know-how.
Da subito disponibile vi sarà poi il bus EV7, evoluzione della versione 6 correntemente utilizzata da AMD.

I primi effetti della completa convergenza fra piattaforme Alpha e Itanium la si potrà vedere fra due o tre anni, quando Intel rilascerà Madison, il chip che prenderà il posto del successore di Itanium, McKinley, e che per primo mostrerà i frutti di questa partnership strategica e tecnologica fra i due colossi.

Certo per Compaq la transizione da Alpha a IA-64 non sarà indolore e richiederà del tempo, soprattutto per il porting e il testing delle sue attuali piattaforme software: True64, OpenVMS e NonStop Himalaya.

Sun ha più volte deriso l’architettura very long instruction word (VLIW) di Itanium definendola “bizzarra” e sostenendo invece che i suoi chip UltraSparc hanno un roseo futuro: fra i vantaggi citati da Sun c’è l’architettura RISC super collaudata, le elevate prestazioni e la possibilità, da parte dei clienti, di scalare in alto senza necessariamente dover riscrivere tutto il proprio software.

Intel sostiene per contro che l’architettura RISC, nata nei primi anni ’80, stia ormai incontrando limiti insuperabili e soprattutto non consente la produzione di chip a basso costo. Con il progetto Itanium, Intel ha invece puntato molto sull’economicità dei chip e sulla possibilità di rendere l’architettura a 64 bit sempre più di massa: un obiettivo che Compaq e HP potranno senz’altro aiutarla a realizzare. Punto Informatico ha intervistato Enrico Ivaldi, Direttore della Divisione Enterprise di Compaq Computer in Italia, che ci ha fornito alcune utili delucidazioni in merito al recentissimo accordo con Intel.

Punto Informatico : Nel vostro comunicato stampa si legge che nei prossimi anni verranno trasferiti a Intel brevetti, tecnologie e strumenti legati alla tecnologia Alpha. Questo significa che, in pratica, la vostra divisione Alpha è ora di Intel?
Enrico Ivaldi : No, non si sta parlando di un’acquisizione ma di una convergenza tecnologica di piattaforme che coinvolgerà ricerca, sviluppo e marketing. Fra l’altro il trasferimento di brevetti ad Intel è non esclusivo. La tecnologia Alpha non è affatto morta, come hanno scritto in molti, ma diverrà parte integrante delle prossime evoluzioni di Itanium. Sto parlando di Madison, uno dei successori di Itanium, una CPU per piattaforme server enterprise che dovrebbe apparire sul mercato intorno al 2003-2004 e che integrerà il meglio dei due mondi: Itanium e Alpha. Quello che Compaq non vuole assolutamente fare è buttare via oltre 10 anni di ricerca, sviluppo ed esperienza sui sistemi hi-end, ma continuare invece a far vivere il meglio di Alpha nella piattaforma Itanium. Noi crediamo fortemente che nei prossimi 3-4 anni la piattaforma Itanium sarà la piattaforma dominante nel settore enterprise a volume e che questo potrà rafforzare la nostra posizione nel segmento hi-end.

PI : Quali piattaforme software supporterete in futuro?
EI : Tutte quelle attuali, dunque Tru64 Unix, OpenVMS e NonStop Himalaya (che nei prossimi mesi verranno portate su piattaforma Itanium), incluso Windows 2000 e Linux. Si aprono per noi nuovi mercati nei quali, rispetto ai nostri concorrenti, avremo il grande vantaggio di poter contare su di un’unica piattaforma che garantirà ai nostri clienti la continuità tecnologica.
Il grosso problema dei clienti, oggi, è quella di avere sistemi informativi molto eterogenei: computer di produttori diversi, con sistemi operativi diversi, con applicazioni che però sono mission-critical. I clienti sono un po’ pressati da fattori critici di business che li costringono fondamentalmente a chiedere due cose: 1) una riduzione dei costi, quindi prezzo/prestazioni, perché devono essere più competitivi e vogliono ritorni sugli investimenti del proprio core business in tempi molto rapidi; 2) una capacità del vendor di fornire servizi di integrazione e di razionalizzazione dei sistemi. La mossa di Compaq va proprio in questa direzione, offrendo ai nostri clienti la piattaforma più adatta alle loro esigenze, salvaguardando i loro investimenti nel medio e lungo termine e riducendo il Total Cost of Ownership.

PI : Come si collocherà Linux in questo contesto?
EI : Linux è sicuramente una grande opportunità di business da oggi in avanti e sarà supportato dalla nostra piattaforma enterprise. Saranno poi gli share di mercato a decidere, da qui al 2004, quale sistema operativo, fra quelli prima citati, meriterà più spazio all’interno della nostra offerta.

PI : Lei pensa che il mercato dei sistemi RISC/Unix, dominato dai processori Sparc e Power, stia irrimediabilmente volgendo al termine?
EI : Io sinceramente non so che fine faranno Sparc e Power. Di sicuro dietro al nostro annuncio c’è una fondamentale variazione del nostro modello di business, ora più focalizzato sui servizi e le soluzioni, una tendenza di mercato che sta coinvolgendo un po’ tutto l’IT. Quello che so è che la piattaforma Itanium fornirà prestazioni molto elevate, scalabilità, un forte rapporto prezzo/prestazioni e, soprattutto, si rivolgerà ai grossi volumi: questa piattaforma sarà infatti disponibile a tutti gli OEM e punta a portare i 64 bit sul mercato di massa. Nella sua partnership con Intel, Compaq potrà portare soprattutto la sua grande esperienza e solidità nelle tecnologie di clustering, già premiate da colossi come Oracle.

PI : La piattaforma Alpha è utilizzata all’interno del Pentagono, della National Security Agency ed in molti settori mission-critical. Questi clienti accetteranno di buon grado il passaggio ad una nuova piattaforma che porta la firma di Intel?
EI : I nostri più grossi partner si sono mostrati soddisfatti di questa nostra convergenza verso la piattaforma Itanium. Le posso fare un esempio che lei non ha citato ma che conosco in prima persona: GeneProt. Questa è una società di Ginevra che opera nel campo delle biotecnologie e che ha fatto un forte investimento su un sistema a 1.400 CPU Alpha. Ebbene, proprio ieri il CEO di GeneProt ha affermato di essere molto soddisfatto della strada appena intrapresa da Compaq, dicendosi convinto che la nostra tecnologia sarà ancora la migliore domani così come lo è oggi.
Il problema dunque non si pone. Fino a tutto il 2003 potremo continuare ad offrire ai nostri clienti la stessa piattaforma che già conoscono, e nel 2004 potremo invece offrirgli una piattaforma standard più prestante, altrettanto affidabile e meno costosa. Teniamo conto che oggi Itanium è supportato pochissimo e che le sue prestazioni non sono ancora sfruttate a dovere.

PI : Che ripercussioni avrà questo accordo con Intel nei confronti dei vostri attuali rapporti con AMD? (Come è noto, AMD ha in licenza la tecnologia EV6 di Compaq).
EI : Non ho novità in tal senso. Ora come ora non abbiamo motivo per dire che qualcosa debba cambiare nella nostra relazione con AMD.

Intervista a cura di Alessandro Del Rosso

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 giu 2001
Link copiato negli appunti