SKY dovrà fare marcia indietro

SKY dovrà fare marcia indietro

Lo dispone l'Autorità TLC che riconosce le ragioni dei consumatori, chiede decoder aperti e moltiplicazione dei canali free. Anche se preferisce non sanzionare l'azienda, è ora lecito sperare in un cambio di rotta
Lo dispone l'Autorità TLC che riconosce le ragioni dei consumatori, chiede decoder aperti e moltiplicazione dei canali free. Anche se preferisce non sanzionare l'azienda, è ora lecito sperare in un cambio di rotta


Napoli – Non è la parola definitiva ed è anzi ancora possibile che SKY Italia tiri il freno ma suscita grande attenzione la decisione dell’ Autorità TLC di riconoscere i diritti degli utenti e dei consumatori e di bocciare la blindatura tecnologica delle trasmissioni satellitari voluta dall’azienda del gruppo di Rupert Murdoch.

Il parere del Garante è che SKY debba eliminare le barriere tecnologiche che impediscono di sintonizzare e consultare agevolmente con lo Skybox i canali in chiaro che non fanno parte dei pacchetti SKY.

Non solo, l’azienda non potrà impedire ad altri di realizzare decoder capaci di decodificare le trasmissioni in NDS dopo l’abbandono del SECA, quindi SKY Italia dovrà rilasciare licenze per la tecnologia NDS a tutte le imprese che lo richiedano e senza discriminazioni. Tra queste ve ne sono state alcune, come Jepssen, che avevano denunciato un rischio di mercato oltre che di diritto per gli utenti, una denuncia sulla quale il Garante deve ancora pronunciarsi.

L’Autorità, che ha invece così accolto le richieste presentate da AltroConsumo , ha però scelto di non irrogare sanzioni a SKY per un comportamento, la blindatura dei decoder, che secondo i consumatori ha costituito una violazione della legislazione in materia, quella sul decoder unico, e anche di quanto contenuto nelle delibere della stessa Authority. Chi dispone di decoder SECA dovrà comunque rassegnarsi a dotarsi di un nuovo decoder NDS per ricevere quanto trasmesso da SKY.

Cosa succederà adesso? Il Garante ha “invitato SKY Italia”, come si legge in una nota dell’Authority, ad aprire un tavolo di confronto tra l’azienda e i consumatori su tutte le questioni chiave.

In particolare SKY Italia sembra intenzionata ad impegnarsi su tre punti fondamentali : possibilità di recesso da parte degli abbonati che non intendono continuare a fruire del servizio Sky con nuovi decoder; avvio delle negoziazioni con i costruttori di decoder; facilitazioni di SKY agli abbonati per le seconde abitazioni. L’eventuale recesso, ha sottolineato il commissario dell’Autorità TLC Alessandro Luciano, dovrà avvenire senza alcun onere per l’utente.

Da parte sua AltroConsumo ha ribadito che “l’ovvia necessità di combattere la pirateria non può essere usata come argomento valido per una illegittima restrizione della pluralità dell’informazione. ll progresso tecnologico dovrebbe garantire al consumatore un utilizzo sempre più vasto degli strumenti a disposizione, cosa che con Skybox non è avvenuta”.

“Ci auguriamo che alle promesse seguano ora i fatti – ha commentato Paolo Martinello, presidente dell’associazione – “È importante che sia arrivato un chiaro segnale di censura rispetto alla evidente violazione della concorrenza e all’abuso di posizione dominante causati dall’operazione Skybox”.

Proprio ieri, intanto, la Guardia di Finanza di Lecce ha scovato un laboratorio clandestino dedito, tra l’altro, alla produzione di card satellitari pirata . Nell’appartamento di uno svizzero 41enne sono stati trovati decoder, masterizzatori e materiale audiovisivo contraffatto.

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Pubblicato il
15 ott 2004
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