Reti/ UMTS, la grande svolta

Reti/ UMTS, la grande svolta

UMTS porterà la multimedialità sui dispositivi portatili, spingerà l'integrazione fra reti mobili ed Internet, globalizzerà le telecomunicazioni. Una svolta epocale da seguire con attenzione
UMTS porterà la multimedialità sui dispositivi portatili, spingerà l'integrazione fra reti mobili ed Internet, globalizzerà le telecomunicazioni. Una svolta epocale da seguire con attenzione

Tanto si è parlato, e ancora si parlerà, di UMTS (Universal Mobile Telecommunications System), uno standard che promette di rivoluzionare le telecomunicazioni mobili del prossimo futuro e che andrà progressivamente sostituendo le attuali reti GSM e TDMA.
UMTS è parte integrante del progetto IMT-2000 di ITU (International Telecommunications Union) per la terza generazione di reti mobili e suo obiettivo sarà quello di dar vita ad un mercato di massa per le comunicazioni multimediali wireless, un mercato che si rivolgerà a circa 2 miliardi di utenti in tutto il mondo entro il 2010.

Come si può vedere la terza generazione di reti globali wireless ha un mercato potenziale davvero immenso, ancor più importante se si pensa che le caratteristiche di UMTS potranno portare praticamente tutti gli attuali servizi Internet su rete mobile.

Con il drastico aumento di banda che UMTS porterà con sé, si parla di 2 Mbit per secondo, i fornitori di contenuti potranno dare vita a servizi di qualità in grado di trasportare, verso i dispositivi portatili, immagini, video, audio ed applet.
Da questo punto di vista Internet ricoprirà sempre più il ruolo di “calderone” all’interno del quale contenuti e servizi verranno veicolati anche verso le reti wireless, servite da gateway specializzati che faranno da ponte fra i due mondi.

“Ma quando ce l’hai che ci fai?”. Bé, nel caso di UMTS praticamente qualsiasi cosa si possa fare con le attuali connessioni a banda larga: i limiti sono dati quasi esclusivamente dalla potenza dei dispositivi mobili utilizzati per connettersi. UMTS farà viaggiare su etere una grossa fetta del commercio elettronico, servizi di audio e video broadcast, portali informativi, helpdesk e quant’altro possa venire in mente. Non solo, ma le reti mobili di terza generazione diverranno una via d’accesso preferenziale alle intranet ed alle extranet aziendali arrivando ad essere una vera e propria estensione alle VPN (Virtual Private Network). Sebbene UMTS supporti le tecnologie di comunicazione a commutazione di circuito – questo per renderlo compatibile con gli attuali standard – la sua architettura di base è stata studiata per la commutazione di pacchetto ed il supporto del protocollo IP. Visto che almeno all’inizio non esisterà nessun modo per garantire la qualità del servizio, i 2 Mbps promessi da questa tecnologia dipenderanno molto anche dall’adeguatezza dell’infrastruttura di rete.

La comunicazione a pacchetti porta con sé tutta una serie di vantaggi quali una connettività permanente, possibilità di forme di tariffazione alternative a quelle a tempo (per esempio a traffico) ed una banda trasmissiva asimmetrica (ovvero differenziabile per l’upload ed il download, anche a seconda delle esigenze del singolo utente).

L’introduzione della trasmissione a pacchetti sulle reti mobili in molti paesi non sarà comunque un’esclusiva dello standard UMTS visto che, anche qui in Italia, sono nel frattempo partiti diversi servizi sperimentali basati su GPRS (General Packet Radio Service). Questo standard, risultato vincitore nello scontro con l’HSCSD (High Speed Circuit Switched Data) di Nokia, rappresenta in pratica il passaggio intermedio fra le attuali reti mobili e quelle di terza generazione. GPRS supporta nativamente il protocollo IP ed eleva la banda da un minimo di 44 Kbps ad un massimo teorico di 171 Kbps. Il suo più grande pregio è comunque quello di non richiedere ingenti investimenti da parte dei gestori interfacciandosi alle preesistenti infrastrutture di rete attraverso un layer su cui passa il traffico IP.

In Italia il GPRS è già in via di sperimentazione da parte di Telecom Italia Mobile ed Ericsson . Da quanto si apprende, il sistema utilizzato dovrebbe consentire ai dispositivi mobili di ricevere dati a 60 Kilobit al secondo, ma già è previsto, in un futuro molto vicino, un incremento deciso della banda disponibile.

GPRS permetterà ai principali gestori europei di telefonia mobile la sperimentazione di alcuni servizi evoluti basati su WAP, una tecnologia quest’ultima, che a meno di importanti future estensioni alla sua architettura di base, sarà destinata a perdere d’importanza con l’affermazione di UMTS e l’avvento della multimedialità. Sebbene si parli di UMTS come di cosa ormai imminente, la sua affermazione non è esattamente dietro l’angolo: i primi servizi commerciali dovrebbero partire dal prossimo anno, ma l’ UMTS-Forum non ne prevede una consistente diffusione che a partire dal 2005, anno in cui il nuovo standard dovrebbe aver raggiunto all’incirca un numero di utilizzatori pari all’attuale rete GSM, che conta 330 milioni di abbonati in tutto il mondo (fonte: EMC World Cellular Database).

Con il progressivo affermarsi di UMTS, verranno portate a compimento due importanti convergenze: quella fra Internet e le reti mobili e quella fra PDA e telefoni cellulari, con quest’ultima diretta conseguenza della prima.

L’incontro fra Internet e le reti wireless non sarà del tutto indolore: per poter sfruttare tutte le caratteristiche di UMTS bisognerà infatti attendere il completo aggiornamento di Internet all’IPv6 ed alla nuova revisione del servizio DNS. Questo servirà, fra le altre cose, per indirizzare in modo univoco i singoli dispositivi wireless all’interno della rete, sia mobile che fissa.

UMTS porterà ad una globalizzazione delle telecomunicazioni, sia integrandosi al network mondiale per eccellenza – Internet – sia includendo il supporto a molti altri standard di comunicazione, incluso quello satellitare. Questo significherà potersi spostare da una rete all’altra in modo trasparente e senza disconnessioni: in sostanza, il roaming non conoscerà più confini.

Come già detto, questo scenario da fantascienza delle telecomunicazioni non si avvererà dall’oggi al domani e richiederà probabilmente un decennio tondo tondo per completarsi. La svolta nelle telecomunicazioni a cui UMTS darà origine sarà davvero epocale e metterà sottosopra un bel po ‘ di vecchi concetti: la telefonia mobile non sarà più la cenerentola delle comunicazioni ma potrà guardare dall’alto in basso le connessioni xDSL; i PC non saranno più i soli dispositivi intelligenti in grado di usufruire dei servizi evoluti del Web ma perderanno progressivamente la loro centralità a favore di info appliance più o meno piccole e potenti; grazie all’integrazione con le reti mobili Internet diverrà un’entità in grado di superare concettualmente persino la Matrice di gibsoniana memoria.

Il futuro delle comunicazioni mobili aprirà la strada a tutta una nuova serie di opportunità di lavoro, di crescita e di guadagno: il bacino di utenza ai servizi on-line si allargherà a dismisura, come anche la richiesta di contenuti e risorse studiate specificatamente per questo nuovo mondo in espansione. Il settore dell’IT&C conoscerà un nuovo boom, ma il pericolo sarà proprio la carenza di personale tecnico, un problema già oggi sentito in modo allarmante. I più giovani ne traggano le dovute conclusioni.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il 9 lug 2000
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