Flat-rate, ci si scalda anche in Germania

Flat-rate, ci si scalda anche in Germania

La divisione europea di AOL sta spingendo sul cancelliere Schroeder per ottenere garanzie sulla commercializzazione delle flat. Anche in Germania il problema è l'assenza di un'offerta flat all'ingrosso conveniente per operatori e utenti
La divisione europea di AOL sta spingendo sul cancelliere Schroeder per ottenere garanzie sulla commercializzazione delle flat. Anche in Germania il problema è l'assenza di un'offerta flat all'ingrosso conveniente per operatori e utenti


Roma – Mentre in Italia infuria la polemica sulle flat-rate e sul ruolo di Telecom Italia, anche in Germania la questione è tornata di bruciante attualità quando, nelle scorse ore, il CEO di AOL Time Warner, Gerard Levine, ha incontrato il cancelliere Gerhard Schroeder cercando di ottenere promesse per far partire, questa volta sul serio, il modello flat in Germania.

In Germania alcuni aspetti della questione ricordano quelli italiani, come la presenza di un ex monopolista, Deutsche Telekom, che sulla flat-rate sembra aver fatto decisamente marcia indietro. Il gigante della telefonia lo scorso novembre aveva ricevuto un ordine dall’Autorità di regolamentazione del settore (RegTP) affinché consentisse l’accesso flat alla propria rete.

I concorrenti di T-Online, il provider di DT, hanno così potuto lanciare le prime offerte flat ma lo scorso marzo un tribunale ha dato ragione a DT nel contenzioso aperto dalla stessa DT con l’Autorità dopo che T-Online aveva annunciato la fine della propria flat accusando l’Authority per gli obblighi imposti all’azienda. Una sentenza che ha reso le cose più difficili ai competitor.

Per AOL lo scoglio principale è il fatto che Deutsche Telecom non ha alcun piano tariffario innovativo che consenta alle altre imprese di accedere alla sua rete senza pagare “per minuto” di connessione. Secondo AOL Deutschland, la divisione locale del provider americano, l’attuale offerta all’ingrosso da parte di DT chiede troppo agli altri provider. AOL sostiene che solo un’offerta flat reale potrebbe consentire agli utenti tedeschi di provare davvero l’ebrezza della navigazione “senza orologio”.

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Pubblicato il 9 lug 2001
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