Giuda.com/ Telecom, Galactica e liturgie

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Dal sito della satira un nuovo commento sulla vicenda Galactica. Arretratezza tecnologica o espedienti da due lire? Ecco la verità
Dal sito della satira un nuovo commento sulla vicenda Galactica. Arretratezza tecnologica o espedienti da due lire? Ecco la verità


Web – In certe balorde contingenze l’umana cognizione viene meno; altrimenti si ribella, si rifiuta di credere e così vacilla. Stavolta la causa di tutto non è un abisso della coscienza, ma un listino prezzi stracciato. Dopo il triste crollo della flat di Galactica, che accusa Telecom, resta da stabilire chi sia il manigoldo e chi il gabbato, se sia solo abuso di posizione dominante dell’uno o follia distratta dell’altro, un provider che accomoda gli accordi in corsa con migliaia di utenti per la cattiva celia dei compari che di punto in bianco cascano dal letto e decidono il secondo dramma della flatrate (il primo fu la gestione dell’accesso 24 ore su 24 meno le ore in cui il numero verde risultava occupato e sottratte quelle in cui il server schiacciava un pisolino).

La notizia è arrivata così, con una email spedita nella notte. Quando la banda avanza. Si fa avanti qualcuno a nome dello staff che con tutta la potenza delle argomentazioni raccolte in un miserabile “purtroppo” viene incontro con passo clandestino ai clienti strapazzati, e con uno stranissimo riserbo lascia intuire forse la metà di ciò che non si dice e si spera non si pensi. Di fatto, Galactica comunica agli utenti che verosimilmente, per il fio di un accordo capestro con Telecom, il contratto flat che hanno sottoscritto non sarà più tale (in caso qualcuno lo abbia mai pensato, adesso è ufficiale ) e la questione pare così esaurita, due cerimonie ed un inchino e la parvenza di una dignità molto formale. Espedienti da due lire.

Molti potrebbero pensare che si tratti solo di arretratezza tecnologica… Non c’entra niente. Da un lato l’ennesimo schiaffo di Telecom, chiamiamola strategia di mercato, in condizione di recedere unilateralmente, dall’altro un provider che per un torto subito e contestato finisce per renderne uno tanto più grande a chi gli ha consegnato portafoglio e pazienza; perché essere utenti di Galactica è (stata) una via crucis fatta di password non autenticate e malintesi peggiori, stupefacenti rinnovi di contratto figli di un azzeccargabugli mutante, saghe fatte di e-mail, che ad intervalli monotoni hanno annunciato ingegnosissimi provvedimenti da parte di una società che evidentemente non ha ben presente cosa significhi essere fornitrice di servizi e non di bestemmie. Nessuno saprà mai quante sono state le insolenze che i pii e i santi si sono sentiti rivolgere per colpa di un accesso remoto, e tutti giù a tirar moccoli e cliccare su “connetti” come fosse il vezzo faceto di cinquantamila e non so più quanti abbonati che avevano letto “modem-utenti cinque ad uno” e non sapevano come spiegarsi il fatto.

E’ stato solo uno scherzo lungo un anno e qualche spicciolo? Adesso nemmeno i pii e i santi sanno chi raccomandare per una sosta al purgatorio nella vita che verrà: Telecom o Galactica? Non vorremmo mai che anche loro se la prendessero con i power user, timido tentativo sfociato in recesso unilaterale per giustificare i propri problemi e far azzuffare i non-power user contro i vicini di casa.

L’epilogo resta così sospeso su un ballatoio di dubbi consueti, mentre sospettiamo che abbiano istituito un premio per la società più denunciata nell’anno solare e già ne immaginiamo il logo rosso. Forse è naturale che qualcuno sorrida e che la concorrenza meritatamente invece rida e di gusto di tutto quello che è successo.

Nel frattempo, in attesa della banda larga che passerà presto – ma solo nel distretto telefonico confinante al nostro – non resta che sperare che i responsabili di questa oscenità si guardino in faccia e pensino di non poter continuare più a prendersi gioco di chi ha pagato per avere una cosa e di quella stessa non ne ritrovi ora che un vago sentore.

Per un pezzo ancora faremo lazzi e beffe dei nostri travagli alle cene con gli amici, in fondo noi clienti abbiamo un buon senso dell’umorismo. Aspetteremo che Telecom ci faccia questo benedetto regalo che si chiama ADSL dopo aver smesso di schiaffeggiarci per interposta società.

Il coltello resterà sempre con il manico dall’altra parte, alla faccia del mercato, della finta concorrenza e di noi utenti; che nel frattempo ci indignamo sui newsgroup moderati, sui forum e sulla gerarchia it.*. Ma alla fine andiamo a dormire mentre qualcuno conta i nostri soldi. Riprenderemo le forze di quel tanto che basta per mandare giù il prossimo boccone – sempre amaro ma ogni volta nuovo – che la società di turno ci offrirà per pranzo dentro una splendida ed ineccepibile carta patinata.

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Pubblicato il 9 lug 2001
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