Stallmann scomunica Caldera

Stallmann scomunica Caldera

Ribadisce la filosofia di fondo del movimento Free Software e boccia le pratiche commerciali di Caldera. Prima regola: Free non è Open
Ribadisce la filosofia di fondo del movimento Free Software e boccia le pratiche commerciali di Caldera. Prima regola: Free non è Open


Web – Ultimamente la licenza GPL, e con essa il progetto GNU, è stata bersaglio prediletto delle frecciate di Microsoft prima e di Caldera poi, contestata anche da alcuni membri dello stesso movimento open source per le limitazioni che imporrebbe al business.

Spesso poi i detrattori della GPL, primi fra tutti Microsoft, hanno giocato sull’ambiguità fra i concetti, vicini ma non identici, di free software e open source, generando parecchia confusione fra coloro che non si sono mai occupati della questione.

Richard Stallmann, fondatore del movimento Free Software e del progetto GNU (“GNU’s Not Unix”), ha rilasciato dichiarazioni che ripropongono in tutta la loro forza posizioni che questo carismatico personaggio va difendendo da ormai un ventennio.

Stallmann ha voluto ribadire che tra free software e open source c’è una grande differenza: se il primo impone che tutte le modifiche al codice GPL debbano essere rilasciate sotto la stessa licenza e rese disponibili a tutti gli sviluppatori, le licenze open source sono in genere assai più permissive e, grande esempio ne è la BSD (utilizzata anche da Microsoft ed Apple), in genere consentono una più facile convivenza fra codice aperto e codice proprietario. Una convivenza che piace a molte aziende commerciali, inclusa IBM, ma che non è invece tollerata da Stallmann.

“Il movimento open source – ha dichiarato Stallmann a ZDNet Germany – ed il movimento free software, sono rivali, non nemici. Io dissento dal movimento open source, e sarebbe una falsità dire che lo supporto, ma non vi sono neppure contro”.

“Noi, il progetto che ha sviluppato GNU, rifiutiamo il termine ‘open source’. Non siamo d’accordo con il movimento open source e non abbiamo mai aderito ad esso. Non siamo parte di esso”, ha ribadito Stallmann.

Riguardo alle critiche avanzate da Caldera, che vedrebbe di buon occhio un nuovo modello di licenza free meno restrittivo ed in grado di andare incontro alle esigenze del business, Stallmann ha così risposto: “(Caldera) sviluppa dei software che non sono free (…) e neppure open source. Il supporto di Ransom Love (CEO di Caldera, NdR) al free software sono solo parole vuote”.

“Quando Love dice ‘Linux’ – continua Stallmann – parla di una versione del sistema operativo GNU che ha Linux come kernel. Afferma che vuole portare GNU al successo. Ma quali risultati vuole davvero raggiungere? Lo scopo di GNU è quello di dare agli utenti libertà: solo così sarà un successo”.

Stallmann critica in particolare il sistema con cui Caldera aggiunge il proprio software non free alla propria distribuzione GNU/Linux: una pratica deprecabile, secondo il leader del free software, soprattutto perché confonde le idee agli utenti e ne limita la libertà.

Love, come molti altri imprenditori, ha da sempre giudicato Stallmann un idealista, ma quest’ultimo si difende sostenendo che “il software non libero inquina le risorse più importanti della società: lo spirito di cooperazione e la benevolenza verso gli altri. Queste risorse psicologiche sono vitali per una buona società come lo sono l’aria e l’acqua pulita”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 lug 2001
Link copiato negli appunti