Striptease pubblico per WinCE 3.0

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Microsoft dà in pasto al pubblico il codice sorgente del cuore di Windows CE 3.0 sotto la benedizione della licenza Shared Source. Prove tecniche di condivisione made in Redmond
Microsoft dà in pasto al pubblico il codice sorgente del cuore di Windows CE 3.0 sotto la benedizione della licenza Shared Source. Prove tecniche di condivisione made in Redmond


Redmond (USA) – Se a febbraio Microsoft lanciò un programma per mettere a disposizione di alcuni partner e clienti selezionati il codice sorgente di Windows CE 3.0, ora il big di Redmond amplia significativamente l’iniziativa e rilascia i sorgenti ad un pubblico ben più vasto e sotto la licenza “Shared Source”.

Per accedere ai circa 5 MB di codice che costituiscono il nucleo di Windows CE 3.0, è sufficiente disporre di un account a Hotmail, MSN o Passport. Il codice si installerà però solo in presenza dell’ambiente di sviluppo Platform Builder 3.0 della stessa Microsoft, inclusa la versione dimostrativa Evaluation Edition.

Secondo quanto riportato sul sito di Microsoft, il “debugging a livello di codice sorgente fa risparmiare tempo prezioso in ogni parte del processo di sviluppo embedded, eliminando le ipotesi su come il vostro codice interagisca con il kernel o con altro codice a basso livello”.

Slashdot, riportando la notizia, ha però espresso dubbi sulla reale utilità, per le aziende di hardware e software, di poter accedere al codice sorgente di Windows CE attraverso tutte le limitazioni che la licenza Shared Source porta con sé.

Fra queste limitazioni c’è anche quella dell’iscrizione obbligatoria al servizio di autenticazione di Microsoft, una procedura che dà a Microsoft la possibilità di conoscere l’identità di chi ha scaricato i suoi sorgenti: un fattore, secondo Slashdot, che dovrebbe scoraggiare gli sviluppatori open source dallo scaricare il codice per evitare qualsiasi futuro problema legale.

Dal canto suo Microsoft sostiene invece che la Shared Source sia un ottimo esempio di licenza che fonde in sé i pregi dell’open source con le esigenze del software proprietario: una sorta di GPL depurata da ogni viralità .

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Pubblicato il
23 lug 2001
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