Dallas (USA) – Dal fronte desktop, per Linux arriva un’altra brutta notizia: Dell ha deciso di non rinnovare la sua fiducia al Pinguino come alternativa a Windows sui PC desktop ed i notebook.
L’azienda, uno dei primi colossi ad aver offerto come optional, per i propri utenti desktop, l’installazione di Linux, si è dovuta arrendere all’evidenza: nessuno, o quasi, sembra interessato a mettere Linux sul portatile o nel PC di casa e dell’ufficio.
Dell nel recente passato ha foraggiato il mondo Linux attraverso investimenti fatti in varie aziende dell’open source, fra cui Red Hat e la defunta Eazel. Il colosso, attraverso il suo boss e fondatore Michael Dell, aveva già espresso in passato il suo profondo pessimismo riguardo il futuro di Linux nel mercato desktop, parole che, sebbene duramente contestate da Bruce Perens di HP, trovarono poi seguito in alcune dichiarazioni rilasciate a giugno da Craig Barrett, CEO di Intel, che ribadì come Linux fosse molto interessante per il mercato server ma ben poco adatto per quello dei PC general purpose.
Ma se per Linux un mercato desktop in pratica ancora non esiste, la stessa Dell si è invece detta entusiasta dei dati di vendita riguardanti le workstation ed i server basati sull’OS free: dopo tutto, una bella consolazione.