TLC: come risparmiare dieci anni

TLC: come risparmiare dieci anni

Un studio mette in evidenza i problemi della aziende di telecomunicazione europee che potrebbero essere risolti subito oppure saranno risolti dalle regole del mercato, ma non prima del 2010
Un studio mette in evidenza i problemi della aziende di telecomunicazione europee che potrebbero essere risolti subito oppure saranno risolti dalle regole del mercato, ma non prima del 2010


Amsterdam – Le aziende di telecomunicazione europee focalizzerebbero la loro attenzione sulla finanza piuttosto che sui loro veri problemi. Lo sostiene uno studio condotto da Forrester Research sul mercato europeo delle tlc.

L’insufficiente innovazione e la perdita di importanti opportunità sarebbero i fattori determinanti che impediscono oggi alle aziende di telecomunicazione di crescere e di rinnovarsi. Lars Godel, analista di Forrester, sostiene: “Con l’industria in crisi, il classico modello delle fusioni, delle acquisizioni e delle ristrutturazioni verso un’integrazione verticale non può risolvere i problemi delle aziende di telecomunicazione. Invece, abbandonando l’integrazione verticale per focalizzarsi su una struttura orizzontale le aziende delle tlc europee possono risolvere i loro problemi fondamentali, arrivando così a velocizzare l’innovazione, a migliorare la soddisfazione dei clienti, a crescere nuovi mercati e a migliorare i processi di organizzazione”.

“Le aziende europee non si rendono conto” – continua Godell – “che la ragione principale del loro malessere è l’integrazione verticale secondo un modello che ha oltre cent’anni. Noi riteniamo che l’industria europea delle tlc dovrebbe utilizzare un sistema su livelli orizzontali, per vari motivi. La differenziazione del mercato delle telecomunicazioni avverrà perché sta già accadendo in altri settori, quello dei computer per esempio. Allo stesso modo ha un senso tecnologico, visto che le reti su livelli orizzontali forniranno le fondamenta per la fornitura di soluzioni integrate all’utente finale, sviluppate e promosse dai rivenditori al dettaglio. Finanziariamente, ci sono i soldi per strutturare i diversi livelli in un ambiente aperto. Questo vuol dire trasparenza e prezzi determinati dal mercato, con l’abbandono delle dispendiose discussioni sui prezzi di connessione, che durano mesi tra concorrenti e regolatori”.

Secondo Forrester, le aziende di telecomunicazione passeranno attraverso tre fasi ben precise nei prossimi dieci anni. La prima fase si concluderà alla fine dell’anno prossimo ed è considerata un periodo di innovazione, dove si muovono i primi passi verso una struttura industriale orizzontale. Ad arrivare prime saranno le aziende del nord Europa, mentre le aziende più grandi manterranno il loro modello verticale un po’ più a lungo.

Nella seconda fase, tra il 2003 e il 2004, le compagnie di telefonia mobile cominceranno a subire una perdita dei profitti operativi. In questa fase “il sogno di potersi concentrare solo sulla telefonia cellulare sarà interrotto” e le aziende si dirigeranno verso prodotti coordinati tra fisso, mobile e connessione a Internet.

Tra il 2005 e il 2010 si estenderà la terza fase, dove gli operatori subiranno la pressione competitiva, finanziaria e delle grandi innovazioni. Avranno grosse difficoltà a coordinare tre settori di commercio troppo separati tra loro e cominceranno così a focalizzarsi su un solo segmento del mercato.

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Pubblicato il
7 ago 2001
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