Vietnam: se volete internet ecco cosa vi do

Vietnam: se volete internet ecco cosa vi do

Un decreto in vigore tra due settimane prepara multe salate per i dissidenti politici, per chi diffonde immagini pornografiche o cracca sistemi informativi. Pesanti procedure anche per gli internet café. Giro di vite
Un decreto in vigore tra due settimane prepara multe salate per i dissidenti politici, per chi diffonde immagini pornografiche o cracca sistemi informativi. Pesanti procedure anche per gli internet café. Giro di vite


Hanoi (Vietnam) – Il regime vietnamita ha deciso di spiegare ai cittadini cosa dev’essere internet per loro. E lo ha fatto con un decreto governativo che entrerà in vigore il 7 settembre, un decreto che pone severi limiti all’uso di internet da parte dei privati cittadini e regola pesantemente gli internet café, oggi unica via d’accesso alla rete per molti utenti del paese.

Nuove sanzioni verranno comminate a chi decidesse di utilizzare internet a fini illegali, per esempio per contestare le politiche governative ed esprimere dissenso. Ma finiranno sotto la scure dei censori anche coloro che venissero colti a scaricare o diffondere immagini pornografiche o fossero riconosciuti colpevoli di azioni di cracking, come il furto di password e/o informazioni personali.

Per tutti, le multe previste dal decreto oscillano tra 1 e 1,8 milioni di lire circa, somme enormi per la stragrande maggioranza della popolazione vietnamita. La creazione o la diffusione di virus via internet sarà punita, assicura il decreto, con sanzioni che possono superare i 6 milioni di lire. Le multe vengono percepite come deterrenti, stando ad un anonimo funzionario del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni intervistato da Associated Press.

Il decreto prevede anche una serie di nuove misure per i provider. Un numero limitato di aziende private, infatti, potrà diventare provider internet a tutti gli effetti, aggiungendosi ai cinque provider di stato che oggi forniscono servizi di accesso attraverso il proxy governativo che consente di controllare i contenuti in entrata e in uscita dal Vietnam.

Ma la “rivoluzione” tocca da vicino anche gli internet café, oggi rifugio di moltissimi vietnamiti che solo in questo modo possono permettersi di accedere alla rete e alla posta elettronica. A quanto pare, infatti, gli internet café potranno continuare ad operare soltanto trasformandosi in “agenti” dei provider ai quali devono essere legati con un regolare contratto. Altrimenti dovranno chiudere.

Chi dovesse fornire accesso ad internet senza una regolare licenza, che consente il controllo “a monte” della diffusione dell’accesso, potrà incorrere in multe che possono arrivare fino all’equivalente di 10 milioni di lire circa.

Secondo il funzionario del Ministero, oggi in Vietnam ci sono circa 150mila abbonati a servizi internet, su una popolazione di circa 78 milioni di abitanti.

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Pubblicato il
29 ago 2001
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