Attentati - L'ora dello spam degli sciacalli

Attentati - L'ora dello spam degli sciacalli

Sull'onda dell'emozione e della solidarietà per i tragici fatti di New York e Washington c'è chi cerca di guadagnarci, con truffe o peggio. Warning ufficiali arrivano dalla Croce Rossa Americana e dal CAUCE. Occhi aperti
Sull'onda dell'emozione e della solidarietà per i tragici fatti di New York e Washington c'è chi cerca di guadagnarci, con truffe o peggio. Warning ufficiali arrivano dalla Croce Rossa Americana e dal CAUCE. Occhi aperti

Roma – “Una serie di istituzioni sono disponibili per inviare donazioni alla Croce Rossa e alle famiglie delle vittime, clicca qui”. Questo uno dei messaggi che in queste ore circola negli Stati Uniti grazie ad una azione di “spam truffa” che tenta di lucrare sull’onda dell’emozione e della solidarietà dopo gli attentati che hanno sconvolto New York e Washington.

Ma è solo uno dei messaggi che cercano di indurre l’utente internet a versare denari su conti che non hanno nulla a che vedere con la Croce Rossa Americana o con gli aiuti ufficiali.

In altri casi, come quello di ombramarketing.com, in una email spammatoria si dà effettivamente accesso con alcuni click a sistemi di sostegno, ci cui ha parlato anche Punto Informatico nei giorni scorsi. Ma se si clicca, ci si trova iscritti senza volerlo in qualche database…

“Il link – ha spiegato a Punto Informatico Furio Ercolessi, membro dell’organizzazione antispam EuroCAUCE e responsabile della security in Spin – portava effettivamente al sito della Croce Rossa per le donazioni, ma passando attraverso un CGI sul loro server. Lo scopo era chiaramente confermare la validità di un indirizzo, e iscriverlo in un qualche loro registro “opt-in”.”

Proprio contro queste truffe si è mossa la Croce Rossa Americana che ha avvertito gli utenti internet dell’esistenza di email che citano l’organizzazione, ma che in realtà sono delle truffe. Il numero di comunicazioni fasulle di questo tipo, secondo la Croce Rossa, sta aumentando costantemente. “Il fenomeno ci sta colpendo duramente – ha spiegato il direttore dei media online della Red Cross Phil Zepeda – C’è chi cerca di utilizzare tutto questo come opportunità per profitti. Va quasi oltre ogni comprensione, è una tragedia che si aggiunge a quanto già accaduto”.

In una nota anche il CAUCE, l’organizzazione americana contro lo spam, ha avvertito di quanto sta accadendo, sottolineando che non si tratta solo di posta elettronica ma anche di posting su forum e newsgroup. E Wired intanto consiglia chi ricevesse comunicazioni di questo tipo, di darne segnalazione alla Commissione federale americana sul commercio (uce@ftc.gov). Occhi aperti dunque…

Diverso è il discorso, invece, delle numerose email che stanno girando in queste ore e che, come evidenzia l’immagine in questa pagina, sono dettate dal desiderio di molti di condividere il dolore per i tragici fatti dello scorso 11 settembre. Sono molte le segnalazioni che arrivano anche in Italia della circolazione di queste email che possono però più facilmente equipararsi a “Catene di S.Antonio” che a spam.

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Pubblicato il
17 set 2001
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