Apple/ Tutto fermo senza Expo?

Apple/ Tutto fermo senza Expo?

L'Apple Expo di Parigi è stato annullato, ma la Casa della Mela, nonostante il periodo delicato, sembra non volersi fermare. E promette sorprese
L'Apple Expo di Parigi è stato annullato, ma la Casa della Mela, nonostante il periodo delicato, sembra non volersi fermare. E promette sorprese


La tragedia di New York porta con se numerose conseguenze, di ogni genere, e per questo non sorprende più di tanto la notizia della cancellazione dell’Apple Expo europeo: ogni manifestazione che richiami un folto pubblico (tanto più se di stampo filo-americano) è potenzialmente a rischio. Non è questa comunque la giusta sede per affrontare certi temi, quindi ci limiteremo a considerare gli aspetti, più o meno tecnici, delle ultime novità in casa Apple.
Qualche tempo fa, con una mossa assolutamente inedita , Steve Jobs aveva ufficialmente annunciato che a Parigi non sarebbe stato presentato nessun nuovo prodotto hardware. L’intenzione era presumibilmente quella di soffocare sul nascere le solite voci che avrebbero potuto creare un’eccessiva attesa e una successiva delusione. Come esempio di tale meccanismo psicologico basti pensare a quanto accaduto durante l’expo estivo, quando la mancata presentazione del tanto atteso iMac con LCD, ha causato malumori in un’ampia fascia di utenza.

E’ abbastanza diffusa l’opinione che Apple abbia già pronto in cantiere un nuovo iMac: la versione attuale fondamentalmente è ancora identica alla prima versione presentata ormai diversi anni fa, e non risponde esteticamente ai nuovi canoni “metallici” che Apple sta imprimendo a tutti i suoi prodotti hardware. Inoltre Apple ha ormai abbandonato tutti i monitor a tubo catodico, e anche se l’LCD ha dei costi mediamente superiori rispetto a un monitor a CRT, la sua adozione sull’intera gamma potrebbe contribuire ad abbassare i costi delle singole unità. Perché allora non presentare subito una nuova macchina che potrebbe stupire ancora una volta il mercato? L’ipotesi più accreditata è quella secondo la quale il mercato in questo momento non è per nulla recettivo e si rischierebbe di giocare la carta giusta al momento sbagliato.

Che l’intero settore informatico sia in crisi è un dato di fatto facilmente verificabile dai dati di vendita e dagli andamenti borsistici delle varie società. Eppure Apple è indicata da tutti di analisti come una delle poche società che usciranno indenni, se non rinforzate, da questa delicata situazione di mercato. A riprova della sua salute, Apple sta proseguendo l’apertura dei suoi negozi in tutti gli USA: pochi giorni fa è stata la volta di Tampa, (apertura accolta come sempre accolta da un foltissimo pubblico), mentre a fine mese sarà la volta di Saddle Creek-Germantown (nella periferia di Memphis). Altro buon segno della salute di Apple è la conferma della sua partecipazione a numerose fiere europee in ottobre (Ginevra e Londra per esempio), nonché al Seybold di San Francisco.

Proprio questi eventi potrebbero rappresentare per Apple le occasioni per presentare al pubblico le ultime novità. Nessun nuovo prodotto hardware si è detto… però è opinione comune che l’hardware attuale possa andare incontro ad alcuni aggiornamenti, dal PowerBook Titanium (che ultimamente ha subito degli abbassamenti di prezzo) alla dotazione di RAM, che su alcuni modelli base è insufficiente per gestire in maniera adeguata MacOS X. Proprio il rilascio dell’aggiornamento 10.1 di Mac OS X doveva probabilmente essere la notizia più importante dell’expo parigino. Apple ha investito enormi risorse (sia economiche che umane) per migliorare quelli che erano segnalati come punti deboli del sistema: chi sta provando le numerose pre-release assicura che il finder ha subito dei miglioramenti enormi, e anche chi era scettico riguardo l’attuale versione di Mac OS X è entusiasta del lavoro fatto per il primo major upgrade.

Qualche dubbio sul metodi di distribuzione del nuovo sistema operativo: l’upgrade è formalmente gratuito ma sarà di dimensioni cospicue a causa della completa riscrittura di numerose parti del sistema quindi, di fatto, sarà impossibile da scaricare per molti utenti. In realtà non si sa nemmeno se Apple metterà l’upgrade a disposizione per il download, mentre è certo che nessun editore avrà il permesso di inserire l’ upgrade sui CD delle proprie riviste (com’è d’abitudine da qualche tempo a questa parte). Per ora l’unico modo certo per avere Mac OS X 10.1 pare sia quello di farsi spedire il CD al costo delle sole spese di stampa e spedizione, quantificati in 20$: si spera perlomeno che nel CD venga inserito come extra qualche applicazione “bonus”.

Si vocifera poi sulla possibilità che i CD dell’upgrade vengano distribuiti gratuitamente dai rivenditori americani: se così fosse sarebbe ben gradito l’ampliamento dell’iniziativa anche nel resto del mondo. In ogni caso il lancio di Mac OS X 10.1, nonostante l’annullamento della fiera di Parigi, pare ormai una notizia certa dei prossimi giorni: gli elevati ritmi di lavoro imposti da Apple nel periodo estivo hanno fatto sì che il sostanzioso upgrade fosse pronto nei tempi stabiliti. Non mi sbilancerei su ulteriori previsioni, neanche riguardo al G5 di Motorola (non ancora presentato ufficialmente) e le sue possibili implementazioni nelle macchine Apple. Probabilmente sarà un?arma in più nelle mani di Jobs, ma ne riparleremo solamente quando si saprà qualcosa di più preciso, così come discuteremo più approfonditamente di Mac OS X 10.1 non appena questo sarà disponibile.

Domenico Galimberti

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Pubblicato il
24 set 2001
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