LaRepubblica online si pagherà

LaRepubblica online si pagherà

Ancora non è certa la data ma i responsabili del Gruppo confermano a P.I. il grande salto. Kataweb e Repubblica.it rimarranno disponibili, ma i contenuti, offerti su carta, sulla rete saranno tutti dietro firewall
Ancora non è certa la data ma i responsabili del Gruppo confermano a P.I. il grande salto. Kataweb e Repubblica.it rimarranno disponibili, ma i contenuti, offerti su carta, sulla rete saranno tutti dietro firewall


UPDATE ore 18.00: Repubblica ha nuovamente contattato Punto Informatico per sottolineare ulteriormente che a pagamento saranno posti solo ed esclusivamente contenuti nuovi ed aggiuntivi.

Roma – Gli utenti internet che attraverso il sito di Repubblica.it hanno fino ad oggi consultato molti degli articoli del quotidiano cartaceo venduto in edicola dovranno presto scegliere se continuare a farlo, perché dovranno pagare per accedere a quei contenuti.

Lo ha confermato ieri a Punto Informatico Stefano Mignanego, responsabile delle Relazioni esterne in Kataweb, che ha delineato la nuova strategia messa in campo da uno dei maggiori player dell’editoria cyber italiana. “In Kataweb – ha spiegato – si sta lavorando per realizzare alcuni contenuti con accesso a pagamento, e quindi si sta cercando di realizzare un’offerta mirata, impacchettando dei contenuti per soddisfare questo nuovo mercato che si intende creare”.

La prima idea è appunto quella di trasformare integralmente le pagine oggi a disposizione per leggere quanto apparso sul quotidiano cartaceo dando loro una impaginazione più adeguata, più facile da consultare e da sfogliare online. “Quando si chiede qualcosa a pagamento – spiega Mignanego – si deve offrire qualcosa in più, qualcosa di adeguato”.

Secondo i responsabili del Gruppo, dunque, ad essere “trasformata” sarà la sola parte dedicata agli articoli del quotidiano cartaceo. Almeno per il momento, infatti, la redazione dedicata di Repubblica.it e i contenuti di Kataweb rimarranno liberamente accessibili, con tutti i servizi accessori del portalone.

“Di fatto – ha voluto sottolineare Magnanego a Punto Informatico – quello che si va a creare è un’offerta aggiuntiva a quello che già c’è in rete.” Per l’operazione non è ancora stata decisa una data anche se si parla di “qualche mesetto”.

Quello di Kataweb ha tutta l’aria di un “assaggio”, per verificare la disponibilità degli utenti internet a pagare un servizio di informazione, una disponibilità che sta testando in Italia anche IlSole24Ore, il quotidiano della Confindustria, e che finora è sembrato un modello “indigesto” all’utenza. Con la contrazione del mercato pubblicitario e la mancata esplosione del commercio elettronico, però, sono molti gli editori che si chiedono quale possa essere una strada diversa di sviluppo. Sarà questo il futuro del web industriale?

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Pubblicato il
28 set 2001
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