Firmato il contratto l'ADSL non arriva

Firmato il contratto l'ADSL non arriva

Storia di ordinaria connettività: ecco quanto è distante la banda larga dalla provincia. Speranze bruciate?
Storia di ordinaria connettività: ecco quanto è distante la banda larga dalla provincia. Speranze bruciate?


Roma – Gentile Redazione di Punto Informatico, amo oramai leggere quotidianamente la vostra rivista digitale, dedicando parte della mia “connessione” sfogliando i vostri articoli. Noto con piacere che pubblicate le lettere dei vostri lettori, ed ho pensato che raccontandovi la mia grottesca avventura, anche altri trarranno nuove conclusioni se mai verrà pubblicata. Ma veniamo al dunque.

Anno Domini 2001, piena estate: felice possessore di una connessione Galaflat (pace all’anima sua, visti gli ultimissimi risvolti) in scadenza, decido di disdire il contratto, peraltro avvenuto in modo regolare, e di fornirmi della connettività con altro operatore: vaglio le offerte flat restanti interessandomi anche di ADSL, ovviamente direi. Abitando in un paesino della Bassa Valle Scrivia in Piemonte (vicino ad Alessandria) con non più di 5000 abitanti, sono alquanto titubante che un qualsivoglia fornitore di questa tecnologia si interessi a noi, siamo un target troppo piccolo, ma ci provo lo stesso.

Consulto siti ed offerte, faccio vari check sul mio numero di telefono ricevendo sempre la solita risposta: SERVIZIO NON DISPONIBILE AL MOMENTO bla bla bla… TORNI A TROVARCI bla bla bla…

Per motivi di altro genere un giorno mi trovo in un centro “PUNTO 187” di Telecom Italia in una cittadina poco distante da dove abito e, tra le altre cose, porgo la domanda fatidica: “A quando l’adsl anche nella mia casettina?”. Di risposta ricevo dei “forse”, “mah”, “può darsi” ed anche la sempreverde: “il servizio è in continua espansione quindi arriverà” (inflazionata non trovate? Fa stile e non impegna…).

Vengo iscritto in una lista di speranzosi che, come me, vorrebbero usufruire di quel servizio, una specie di assenso ad essere avvertito nel momento in cui sarà disponibile. Passano alcuni giorni e vengo contattato dal rappresentante di quel negozio con l’esclamazione: “Se può venire facciamo il contratto per Teleconomy ADSL”.

Incredibile! Ma com’è possibile? Queste sono stati i miei primi pensieri… Corro al negozio, gli ribadisco il mio luogo di residenza, ma il personaggio mi rassicura dicendomi che è stato autorizzato a stipulare contratti anche nei paesi più piccoli come il mio. Siamo al 17 luglio. Mi districo in documenti, numeri di telefono e firme, esco dal negozio sfregandomi le mani pensando a quanto cambieranno i miei download d’ora in avanti, visibilmente soddisfatto.

Passa il tempo, tanto tempo, immagino che sia dovuto alle vacanze estive, se le meritano anche loro. Settembre inoltrato, nessuna chiamata, nessun tecnico, niente: sono ancora qui con il mio impianto tradizionale. Chiamo il negoziante per chiedere informazioni: surprise!!! Devo pazientare, un solo contratto stipulato nel mio paese non basta per far muovere il mostro Telecom. Ce ne vogliono altri, un numero imprecisato, quando un fantomatico personaggio deciderà che saranno sufficienti, interverranno per l’installazione. Sono perplesso, molto perplesso. Chiamo il 187, una gentilissima signorina del call center mi affonda come una barchetta di carta in mezzo ad una tempesta nell’oceano: l’ADSL dove abito me la devo sognare per il momento, chissà quando arriverà… “ma il servizio è in continua espansione”. Rido melanconicamente, mi sono rotto di sentire questa frase…

4 ottobre: tra ben 13 giorni festeggiamo i 3 mesi di contratto firmato, mai usufruito e fortunatamente non ancora pagato (ci mancherebbe!!!), io ed i miei foglietti ingialliti dal tempo… Che fare? Ogni tanto penso a come ci hanno propinato il nuovo millennio negli anni ’80 e ’90, con macchine volanti, computer ed un internet scintillante… Oggi siamo in quel 2000 e mi ritrovo cosa? Ad aspettare… Aspettare la tanto decantata broadband, guardano i nostri vicini di casa che sperimentano le connessioni ultraveloci a pochi oboli mensili, il tutto dalla piccola fessura apertami dal mio misero (che, da come stanno le cose, tanto misero non mi sembra più) modem 56k.

Speriamo almeno nelle macchine volanti.

Grazie + cordiali saluti a banda larga.

V. Fornito

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Pubblicato il
9 ott 2001
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