Active Network: la flat rinasce così

Active Network: la flat rinasce così

Il provider mette a punto un'offerta decisamente originale che sulla carta bypassa molti dei problemi che hanno avuto in questi mesi molti fornitori di accesso flat-rate. Previsto anche un overboost nelle ore di punta
Il provider mette a punto un'offerta decisamente originale che sulla carta bypassa molti dei problemi che hanno avuto in questi mesi molti fornitori di accesso flat-rate. Previsto anche un overboost nelle ore di punta


Roma – Flat-rate, anno secondo. Nel quartiere generale di Active Network si respira un’aria euforica, perché oggi torna sul mercato un’offerta flat-rate dal sapore del tutto originale che sulla carta sembra avere i numeri che servono per riuscire.

“Siamo convinti – spiegano a Punto Informatico i dirigenti dell’azienda – di aver trovato la formula giusta, la strada migliore per consentire finalmente agli utenti di godere di un accesso a canone forfetario senza tutti i problemi che hanno caratterizzato queste offerte nei mesi scorsi”.

La parola chiave della nuova offerta sembra essere “flessibilità”, cioè capacità del provider di rispondere dinamicamente, nei diversi orari, alle esigenze degli utenti. “Dalle nostre rilevazioni – dichiara l’azienda – sono emersi i quadri di utilizzo del servizio flat-rate da parte degli utenti, e abbiamo individuato fasce orarie e necessità di banda di cui hanno bisogno coloro che si abbonano ad un servizio flat”.

Stando a quanto riferito dal provider a Punto Informatico, l’idea centrale è quella dell’overboost, un meccanismo dinamico che consente ad Active Network di aprire nuove linee nelle ore di punta o quando la banda sia prossima alla saturazione per l’uso intensivo da parte degli abbonati. Con l’overboost, dunque, Active Network si prefigge di lasciarsi alle spalle qualsiasi problema di linea occupata, “aprendo i rubinetti” in qualsiasi momento divenga necessario per i propri utenti.

“Non diremo più – spiegano gli uomini dell’azienda – che il nostro rapporto modem-utenti è di 1 a 5, perché quello attuale è un rapporto dinamico, mutevole in funzione degli orari, studiato per arrivare alla pienezza del proprio funzionamento solo quando necessario”.

Un “espediente” interessante, perché consente ad Active Network di ridurre i costi delle linee, trovandosi di fatto a pagarle solo quando e se utilizzate. Si tratta evidentemente di un modello scalabile, pensato cioè per rispondere alla stessa maniera indipendentemente dal numero degli utenti, dunque superando un altro tradizionale ostacolo allo sviluppo della connettività flat.

Questo non significa, però, che l’utente avrà a disposizione una linea dedicata, un risultato che costa molto più di quanto può costare un abbonamento flat dial-up e che si può ottenere con altre tecnologie di accesso, come l’ADSL, disponibili però solo in certe aree del paese. “E’ chiaro – spiega Active Network – che l’utenza non può non avere un limite. Sulla strada già tracciata da altri provider (come NGI, ndr) c’è un limite massimo di utilizzo, intorno alle 6 ore quotidiane”.

Le proposte di contratto che sul sito di Active Network stanno apparendo in queste ore parlano di un rapporto tra azienda e cliente dalla durata minima di quattro mesi, e questo perché, spiega Active Network, “noi siamo legati da accordi commerciali che possono essere disdetti con tre mesi di preavviso”. Un modo per dire che non ci saranno sorprese con i contratti, che possono comunque essere sottoscritti anche a sei mesi o annualmente. Con un costo, per un pacchetto full, di 329mila lire al quadrimestre, vale a dire 82.250 lire al mese (Iva esclusa).

Accanto all’offerta flat-rate, valida anche per le connessioni ISDN senza sovrapprezzi, Active Network mette in campo una nuova forma di Customer Care, basata sul “Web Call Center”. In pratica ogni operatore può gestire via web fino ad otto clienti contemporaneamente, ai quali può fornire assistenza quando necessario o le informazioni aggiuntive e i dettagli che possono essere trasmessi via web. “Questo modello – spiegano all’azienda – consente di avere delle ottime tempistiche di risposta, con un vantaggio diretto per l’utente”. L’idea è evidentemente quella di superare un “collo di bottiglia” tipico dei fornitori di connettività flat, quello del rapporto dei clienti con l’assistenza.

Che sia davvero l’alba di un nuovo giorno per le flat, come sperano gli uomini di Active Network? La sfida è aperta.

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Pubblicato il
15 ott 2001
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