Surrey (Gran Bretagna) – Il direttore consulenze del progetto open source NetProject , Eddie Bleasdale, ha rinnovato la sfida a tutti i virus writer: 10.000 sterline, poco più di 30 milioni di lire, andranno a chi riuscirà a infettare con un virus il suo computer Linux.
Bleasdale sembra non avere timori di perdere questo denaro: egli ritiene infatti impossibile che un sistema Linux correttamente configurato possa essere penetrato e infettato da un virus, come ritiene altrettanto impossibile che un sistema Windows possa essere sicuro.
Da quando la sfida è stata lanciata per la prima volta, oltre due anni or sono, nessuno è ancora riuscito ad intascare le 10.000 sterline messe in palio da Bleasdale.
“Microsoft si è focalizzata interamente sulle funzionalità, ma questo a spese della sicurezza”, ha affermato Bleasdale. “Microsoft Office non è stato progettato per essere sicuro ed in più gira su di un sistema operativo insicuro”.
Questa provocazione a Microsoft è stata riproposta proprio nel bel mezzo di uno dei periodi più delicati per il colosso di Redmond, impegnato come non mai a far fronte al flagello worm ed a rispondere alle recenti critiche del Gartner con una più decisa e sostanziosa strategia di sicurezza .
La scorsa settimana, intervistato da Silicon.com, un dirigente della sede inglese di Microsoft ha affermato con chiarezza che la colpa della proliferazione di virus come Code Red o Nimda è da imputarsi allo scarso zelo degli amministratori di sistema, spesso incapaci di configurare in modo sicuro i servizi software e tardivi nell’aggiornare i propri server con le ultime patch di sicurezza.