Diluvia sull'ADSL di Telecom Italia

Diluvia sull'ADSL di Telecom Italia

In redazione arrivano numerose segnalazioni di disservizi e problemi dei servizi ADSL. L'esperienza di tre lettori
In redazione arrivano numerose segnalazioni di disservizi e problemi dei servizi ADSL. L'esperienza di tre lettori


Gentilissimi, Vi scrivo questa lettera per denunciare lo stato di “abbandono” nel quale siamo Noi utenti di ADSL Telecom. Io ho avuto la “sfortuna” di abboccare alla pubblicità della BBB di qualche mese fa (non quella bruttissima che gira in questi giorni in TV) e già all’inizio ci sono stati dei problemi, ma veniamo con ordine ai fatti.

Durante il periodo del G8 a Genova , la navigazione si è drasticamente “rallentata”, ma nel mio caso direi totalmente “bloccata”, in quanto la maggior parte dei siti (specialmente quelli americani) risultavano non essere raggiungibili.

Al telefono però i “simpatici” operatori del 800018787 (nel 99% dei casi tutte donne) non sapevano dare delle spiegazioni plausibili, attacchi hacker, server malfunzionanti, le mandiamo un fax (2 giorni di attesa), insomma ho avuto 5-6 giorni di disservizio completo. Poi scopro che non si è trattato di alcun attacco hacker, ma la Telecom per “prevenire” aveva messo dei “filtri” o altri artifizi del genere per “proteggere” i siti sensibili.

Oggi, 20 ottobre 2001. Da ieri sera intorno alle 18.00 provo a collegarmi ma con esito sempre negativo: “Error 650: Il server non risponde”. Premetto che i led sul mio modem Manta indicano entrambi che la connessione alla centrale è funzionante e se apro il diagnostico durante il tentativo di connessione vedo che il modem invia dei dati ma che non ne riceve alcuno. Anche un bambino capirebbe che è il server che autentifica ID e Pwd che non funziona, e da ieri sera a stamattina ho fatto 6 chiamate al numero 800018787 dove nessuno e ripeto “nessuno” ha saputo darmi qualche spiegazione in merito.

Oggi alle 13.00, richiamo in quanto non riesco a collegarmi e finalmente mi passano un tizio dell’assistenza “tecnica” il quale mi chiede 6505005 cose. Io, dal piccolo della mia esperienza, mi sono permesso di spiegare al “tecnico” che secondo me il problema risiede nei server, e Lui insisteva a farmi controllare altri parametri.

Quando poi mi ha detto che poteva essere il mio Controller USB che dava problemi di conflitto con il Modem ADSL Manta non ci ho visto più e ho detto al “tecnico” che non sono proprio un profano in materia e che secondo me se c’era un problema di conflitto tra Controller Usb e Modem Manta questo doveva già esserci 3 mesi fa quando mi era stato installato il tutto. A questo punto il tecnico mi dice che questo è quello che lui può fare: aprire una segnalazione e basta.

Adesso mi trovo con un numero di pratica, nella speranza che un “tecnico” mi chiami oppure che il server di autentificazione riprenda per miracolo a funzionare.

Dopo aver dato il mio numero di cellulare al “tecnico” della Virgilio-Tin, nel pomeriggio intorno alle 17.30 ricevo un SMS dove mi si comunica che a causa di alcuni “problemi” amministrativi la mia utenza ADSL era stata “cessata” e mi dovevo rivolgere al 187. Bene, chiamo il 187 e non mi sanno dire nulla, insomma per conto loro non c’è alcun problema amministrativo, la stessa cosa me la dicono al 188 (meglio abbondare).

A questo punto richiamo il numero 800018787 e una Sig.na mi comunica che siccome io dopo due mesi dall’installazione della linea non avevo “confermato” mi era stata cessata. Premetto di non aver mai chiesto la “Try and Buy” di Telecom ma di aver sottoscritto un contratto BBB dove i primi due mesi erano gratuiti e si cominciava a pagare dal terzo mese.

Ma la cosa che mi ha lasciato più strabiliato è che erano passati ormai tre mesi dall’attivazione della linea, quindi se il problema era questo non vedo perché la Telecom mi avrebbe dovuto “regalare” un mese di connessione, avrebbe dovuto invece staccarmi la linea almeno un mese fa.

A questo punto voglio vederci chiaro: richiamo il 187, parlo prima con un certo Mauro, mentre parlo cade la linea, richiamo (meno male che la chiamata è gratuita), stavolta risponde una Sig.na che prende a cuore il mio caso e comincia a farmi domande “sensate”. Le confermo che non ho mai “disdetto”, che non ho mai chiesto di attivare ADSL con altro operatore, che non ho mai sottoscritto la “Try and Buy” ed allora mi comunica che indagherà sulla situazione e che mi farà sapere qualcosa e che essendoci sabato e domenica di mezzo probabilmente se ne parlerà la settimana prossima. Intanto sono collegato con provider a pagamento.

La domanda che adesso volevo porVi è la seguente: chi tutela noi utenti? La Telecom si nasconde dietro dei numeri di telefono, ma chi mi risarcirà dei 7 giorni di connessione non usufruita per problemi tecnici? C’è un modo per dare voce alle proteste di Noi utenti?

Scusatemi se Vi invio queste mail, ma voglio che tutti sappiano che problemi incontra un utente più o meno esperto affacciandosi nel grande mondo che è internet.

Distinti Saluti.

Ernesto Russolillo


Roma – La scrivente Anna Maria Caviglia, residente in Napoli, con la presente Vi prega di divulgare la propria indignazione nei confronti dell’inefficienza della TELECOM Italia circa l’attivazione del servizio ADSL.

Tale servizio, come è noto, è intensamente pubblicizzato sia attraverso TV e giornali, sia attraverso promotori che hanno contattato, e tuttora direttamente contattano, i “poveri” potenziali utenti al fine di farli aderire all’attivazione in questione. In particolare la sottoscritta precisa di aver aderito a tale campagna promozionale sin dal luglio 2001 con l’unico risultato, però, che fino ad oggi non è riuscita ad ottenere alcunché.

Ai continui solleciti fatti attraverso il 187, tra l’altro con notevoli difficoltà di collegamento, la risposta, sempre la stessa, è stata ed è:
“Faremo un sollecito!”

Ad avviso della scrivente questa è pubblicità ingannevole.

La TELECOM, evidentemente, non è ancora in grado, sotto il profilo tecnico, di fornire la ADSL a tutti coloro che ne fanno richiesta. Ciò potrebbe anche essere, ma comunque la TELECOM avrebbe dovuto adeguatamente informare il pubblico che l’offerta era subordinata al numero delle richieste pervenute e che, pertanto, in ipotesi di eccessive domande di attivazione, ci sarebbero stati dei lunghi tempi di attesa.

Ancora una volta, dunque, siamo in presenza di un abuso di posizione contrattuale perpetrato dal solito “gigante” ai danni del solito piccolo e indifeso utente. Utente che è tanto più indifeso in quanto tutti questi contratti si concludono per telefono, per cui non vi è alcuna possibilità concreta di dimostrare, in una eventuale azione legale per danni, la data di conclusione del contratto e quindi il tempo che dalla stessa è trascorso senza che il servizio sia stato attivato.

In ogni caso non può un singolo cittadino lottare contro un colosso come TELECOM.

Sarebbe compito, invece, delle varie autorità di regolazione intervenire, chiedere chiarimenti ed eventualmente sanzionare comportamenti illegali o comunque non corretti (si allude, principalmente, alla autorità per le telecomunicazioni e a quella di garanzia della concorrenza e del mercato – c.d. antitrust). Ma sarebbe anche compito delle associazioni di tutela dei consumatori far sentire la loro voce, certamente più forte di quella di un piccolo utente.

Scopo, forse illusorio e utopico, della presente, è proprio quello di “smuovere le acque” in un settore che invece sembra ristagnare nella più totale indifferenza di tutti coloro che potrebbero e dovrebbero fare qualcosa.

Anna Maria Caviglia


Gentili amici di PI, leggo ora con sorpresa la lettera di Fabio su ADSL e Telecom. Si presume sempre che le brutte cose capitino a noi soltanto, quasi fosse una specie di privilegio. Ed è con vera sorpresa che ho letto il racconto di Fabio ed ho rivissuto, fin dentro ai particolari, ciò che sta capitando a me in questi giorni.

Stesse risposte, la linea che cade, responsabili che non rispondono mai. E il ricomporre, per la rabbia, per la quarta o quinta volta di fila il 187, ed essere costretto ogni volta a riascoltare l’orribile messaggio registrato ed il ridicolo invito di Telecom a dare un voto al servizio al termine della telefonata.

Dunque, 10 giorni fa, martedì mattina del 9 Ottobre, ho cercato più volte di connettermi ad Internet usando il mio account ADSL Telecom. Niente da fare. Dopo aver reinstallato senza fortuna i driver del modem, poi Windows tout court, poi ancora Windows sul nuovo computer che avevo appena finito di assemblare, mi sono deciso a chiamare l’assistenza tecnica, gestita da Tin.

Ci siamo resi subito conto che il problema era alla fonte. Il tecnico, molto gentile, mi ha detto di non preoccuparmi, quelle cose capitavano, ma che entro 48 ore sarei stato ricontattato con l’annuncio della linea ripristinata.

Nessuno mi ha richiamato, così, passati tre giorni, ho richiamato io Tin. L’operatrice mi ha candidamente informato che la linea era stata disattivata per errore da Telecom ma che, massimo un giorno o due, tutto sarebbe tornato a posto.

Bene, 10 giorni dopo, il server si rifiuta ancora di rispondermi. Ma non è questa la cosa più grave. La cosa peggiore è ciò che, come cliente di Telecom, ho dovuto subire in questi giorni.

Fabio ha descritto tutto con esemplare chiarezza, ed è inutile tornarci sopra. Vorrei aggiungere soltanto che vi è un vergognoso scarica-barile tra Telecom, Tin e ditta che ha in appalto la gestione tecnica dell’ADSL. Per il resto tutto è come ha descritto Fabio: non esistono responsabili, non esistono procedure, spesso gli operatori del 187 riattaccano appena si accorgono che si sta per protestare per qualcosa, se si viene passati a qualche interno la linea cade o nessuno risponde.
Mai.

Stessa cosa al 191.
Morale: niente più ADSL da quasi due settimane, nonostante il mio contratto sia attivo ed io, dunque, paghi Telecom per un servizio che non mi sta più fornendo.
Non so quando la linea sarà riattivata perché non c’è nessuna procedura in atto, non so chi se ne occupi né in che modo lo faccia. Non so chi componga la “task force” a cui ogni giorno gli operatori mandano i loro solleciti, né so più oramai a chi rivolgermi, perché già conosco le risposte che mi verrebbero date e la maniera in cui verrei trattato.

Grazie per l’attenzione.

Lorenzo Labardi

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Pubblicato il 22 ott 2001
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