Brian, bimbo affetto da spamming

Brian, bimbo affetto da spamming

La bufala questa volta suscita pensieri pietosi per un bambino in fin di vita. Ma Brian non esiste e le lettere che vengono inviate sulla rete servono solo ad intasarla
La bufala questa volta suscita pensieri pietosi per un bambino in fin di vita. Ma Brian non esiste e le lettere che vengono inviate sulla rete servono solo ad intasarla


Web (internet) – Tra i messaggi che intasano la rete, quelli più ostici da rimuovere, oltre allo spamming commerciale, sono le catene di Sant’Antonio formulate per far cascare nel “tranello” i newbie, cioè chi ad internet si è avvicinato da poco. Un esempio chiarissimo è di questi giorni, un messaggio che parla di un fantomatico bambino, Brian di Buenos Aires, che avrebbe bisogno di una operazione costosissima.

Ecco il messaggio, naturalmente tutto maiuscolo:
“Oggetto: SOLIDARIETA ‘ CON BRIAN
SI TRATTA DI UN BAMBINO DI BUENOS AIRES (BRIAN) CHE HA UNA MALFORMAZIONE CONGENITA AL CUORE E NECESSITA DI UN TRAPIANTO. IL COSTO DELL’OPERAZIONE E ‘ DI USD 115.200. GLI ISP (INTERNET SERVICE PROVIDER) PAGHERANNO $ 0.01PER OGNI E MAIL CHE SI MANDA CON QUESTO TITOLO “SOLIDARIETA CON BRIAN”.
E ‘ NECESSARIO EFFETTUARLO RAPIDAMENTE. SERVONO 11.5 MILIONI DI MESSAGGI PER FINANZIARE L’OPERAZIONE. A FIANCO DI BRIAN E ‘ STATO COLLOCATO UN PC CON MODEM PERCHE ‘ POSSA CONTARE I MESSAGGI DI SOLIDARIETA ‘.
SE LO INVIATE A TUTTI COLORO CHE CONOSCETE PERDERETE 2 MINUTI MA CONTRIBUIRETE A SALVARE LA VITA DI UN BAMBINO. VI PREGHIAMO DI NON ROMPERE LA CATENA E NON DIMENTICATE DI METTERE LO STESSO OGGETTO POICHE ‘ E ‘ L’UNICA MANIERA DI CONTROLLO CHE HANNO GLI ISP.
SOLIDARIETA CON BRIAN”

Naturalmente è un falso. Il primo ovvio motivo è nella vaghezza della definizione “gli ISP pagheranno”. Quali ISP? Quelli di tutto il mondo? E monitorare i messaggi, ammesso che sia legittimo farlo, non costa forse più di 0,01 dollari ciascuno? Sarebbe diverso se l’appello chiedesse di inviare mail a Brian, ma non è così. Si dice che Brian riceve le email e le legge, ma si chiede di inviare l’email a tutti quelli che si conoscono.. Insomma una nuova bufala, per di più mal concepita, che pare però destinata a contribuire all’intasamento generale?

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Pubblicato il 14 mar 2000
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