Un cannone laser che spara... dati

Un cannone laser che spara... dati

L'esercito statunitense si dota di insoliti dispositivi laser: un armamento destinato alle esercitazioni che emette fasci di luce carichi di informazioni binarie
L'esercito statunitense si dota di insoliti dispositivi laser: un armamento destinato alle esercitazioni che emette fasci di luce carichi di informazioni binarie


Centerville (USA) – Il proiettile parte dalla canna del fucile, senza fumo, vola veloce e colpisce il corpetto di un soldato. Niente sangue, niente ferite: il bersaglio è stato colpito da un proiettile di luce , emesso da una sofisticata arma laser che lancia pacchetti di dati binari.

Il Dipartimento della Difesa americano ha stipulato un contratto da 14 milioni di dollari con la Unitech per l’acquisto di armi con tecnologia MILES, acronimo di Multiple Integrated Laser Engagement System . Si tratta di laser speciali pensati per l’addestramento tattico e bellico dei reparti di fanteria. Il corpo scelto dei Marines sarà il primo ad utilizzare questi trasmettitori laser, montandoli su fucili M-16 e lanciamissili anticarro.

“E’ una tecnologia sviluppata negli anni settanta”, dichiara William Barfield, vicepresidente di Unitech. “Consiste in un laser a bassissima potenza, assolutamente innocuo, che trasmette dati sotto forma di impulsi luminosi”. Più di 50mila marine inizieranno ad utilizzare questi laser al posto dei proiettili tradizionali, posizionando appositi trasmettitori e ricettori su canne di fucile e bersagli.

Al di là dell’effettivo risparmio , il sistema permette di eseguire esercitazioni e simulazioni belliche in maniera sicura ed efficiente. Le informazioni sparate dai laser, una volta raccolte, permettono di calcolare con esattezza ogni aspetto operativo della missione simulata.

“I comandanti ne avranno grandi vantaggi”, sostengono i portavoce di Unitech. “Il nostro sistema permette di sapere esattamente dove e quando vengono esplosi colpi, ma soprattutto se sono precisi, letali e strategicamente validi”, si legge sul Washington Post .

Nei prossimi anni il governo degli Stati Uniti spera di utilizzare il supporto di Unitech per creare nuovi sistemi di simulazione bellica. La tecnologia MILES è infatti l’ossatura per la creazione di una complessa infrastruttura informatica che ricrea su computer scenari bellici, avvalendosi di grafica tridimensionale, rilevazione ed analisi in tempo reale degli effetti causati dagli armamenti.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
2 nov 2005
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