Rivoluzione per i modem analogici

Rivoluzione per i modem analogici

L'ITU ha appena approvato tre nuovi standard per i modem analogici, fra cui il successore del V.90, che dovrebbero portare sensibili benefici ai navigatori del Web
L'ITU ha appena approvato tre nuovi standard per i modem analogici, fra cui il successore del V.90, che dovrebbero portare sensibili benefici ai navigatori del Web

Ginevra (Svizzera) – Dopo lo standard V.90, che ha portato i modem a toccare la velocità teorica di 56 Kbps, sembrava che dai tradizionali modem analogici non ci si potesse aspettare di più. Proprio in questi giorni, invece, l’ International Telecommunication Union (ITU) ha approvato tre nuovi standard per i modem voiceband che dovrebbero snellire in modo sensibile i tempi di attesa su Internet.

Il protocollo più interessante è il V.92, un aggiornamento dell’attuale V.90 che, lasciando inalterata la massima larghezza di banda in download, eleverà quella di upload (in uscita) portandola dagli attuali 24/28 Kbps a 48 Kbps.

Sebbene il V.92 non servirà dunque per navigare più velocemente, aiuterà senz’altro tutti coloro che hanno necessità di riversare sulla rete parecchi dati, come ad esempio chi gestisce da casa dei siti Web.

Il nuovo standard dovrebbe abbassare sensibilmente anche i tempi di inizializzazione della connessione, portandoli più vicini a quelli di ISDN. Non per ultimo, V.92 ovvierà finalmente alle classiche cadute di linea in presenza del servizio “avviso di chiamata”.

Conexant , un società che gravita attorno al gruppo Rockwell , sta già provando i primi sistemi V.92 e conta di introdurre gli aggiornamenti software ai suoi modem già a partire da agosto. Tuttavia non è ancora chiaro se tutti i modem V.90 potranno essere aggiornati al nuovo protocollo; inoltre bisognerà attendere probabilmente altri sei mesi prima che lo standard venga approvato in via definitiva e che i maggiori ISP comincino a supportarlo.

Gli altri due protocolli esaminati dall’ITU sono il V.44, aggiornamento alla raccomandazione V.42 sulle tecniche di compressione dei dati, e V.59, che definisce delle nuove procedure per facilitare la connessione fra modem e la rilevazione degli errori.

Con il V.44 vengono introdotte delle nuove tecniche di compressione basate sull’algoritmo LZJH in grado di incrementare la compressione di una tipica pagina HTML fino al 30% rispetto al precedente standard. Questo sicuramente contribuirà a velocizzare la navigazione, sebbene risulterà del tutto inefficace nel download di file già compressi.

I vecchi cari modem da 56 Kbps sembrano dunque intenzionati a restare sulla breccia ancora un altro po ‘ prima di lasciare inesorabilmente il passo alla trasmissione digitale di ISDN e xDSL.

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Pubblicato il
6 lug 2000
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