Il supersegugio di IBM cerca gli UFO

Il supersegugio di IBM cerca gli UFO

IBM piazzerà un supercomputer presso una base astronomica dell'Air Force americana per identificare gli oggetti spaziali che potrebbero entrare in conflitto con satelliti o navette spaziali
IBM piazzerà un supercomputer presso una base astronomica dell'Air Force americana per identificare gli oggetti spaziali che potrebbero entrare in conflitto con satelliti o navette spaziali


Maui (Hawaii) – IBM ha vinto un appalto per la fornitura all’Air Force Space Surveillance Team di un supercomputer in grado di tenere traccia e identificare tutti gli oggetti volanti sconosciuti che potrebbero interferire con il lancio di nuovi sistemi orbitanti.

Il supercomputer utilizza 320 processori IBM Power3-II e può contare su 224 GB di memoria e 3 terabyte di spazio disco. IBM ha dichiarato che la sua potenza è pari a 480 miliardi di istruzioni al secondo, circa 40 volte quella di Deep Blue, il supercomputer che tre anni fa liquidò il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov.

L’Air Force americana sostiene che la cosiddetta “immondizia spaziale”, formata per la maggior parte da sonde e satelliti non più attivi e da componenti da questi distaccatisi, rappresenta ormai un serio problema per il lancio in orbita di nuovi satelliti o di navette spaziali: da qui la necessità di tenere costantemente sotto controllo questi corpi orbitanti (alcuni sono piccolissimi), e riuscire nel contempo ad identificarne la natura prima della loro uscita dalla visuale dei telescopi.

E poi chissà che quelli dell’Air Force, dopo aver visto Independence Day, non si sognino di sventare un’invasione aliena.

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Pubblicato il
23 nov 2000
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