Ultimo miglio, l'ora delle scelte

Ultimo miglio, l'ora delle scelte

Quando si potrà passare ad un altro operatore? Quanto costerà? Chi sono i carrier che si stanno preparando? Quali saranno i limiti? Parte la rivoluzione dell'Ultimo miglio. Piccolo manuale di sopravvivenza
Quando si potrà passare ad un altro operatore? Quanto costerà? Chi sono i carrier che si stanno preparando? Quali saranno i limiti? Parte la rivoluzione dell'Ultimo miglio. Piccolo manuale di sopravvivenza


Roma – Gli operatori concorrenti di Telecom Italia si stanno attrezzando per accogliere gli utenti telefonici che, si presume numerosi, potranno e vorranno tra breve “migrare” verso i nuovi carrier. Avvicinandosi finalmente il momento di mettere le mani sulla gestione dell’Ultimo miglio, i principali operatori stanno preparando la strada alla “rivoluzione”.

Infostrada non usa mezzi termini quando parla di possibilità di scelta dell’operatore che gestisce la connessione al proprio domicilio, usando espressioni come “Ultimo miglio, verso la libertà” e “Dichiarazione di indipendenza”. Sullo stesso fronte si muove anche Wind, che con la sua opzione “Filo Diretto” promuove la pre-selezione dell’operatore come antipasto di una prevedibile definitiva migrazione dell’utente verso i propri servizi. Ma in questa direzione si vanno muovendo tutti i principali gestori, tanto da indurre anche lo scettico a ritenere che sia giunto davvero il momento tanto atteso della effettiva pluralità del mercato.

Se non è così, ci siamo comunque vicini. Spiega Infostrada: “Si avvicina il momento della “Dichiarazione di Indipendenza” dal Canone del Telefono. La liberalizzazione del mercato della telefonia fissa sarà presto completa e sarai tu a scegliere l’operatore che preferisci, senza dover pagare il canone a Telecom Italia”.

Ciò che manca, perché questa transizione possa essere compiuta, sono la stipula formale dei contratti tra i diversi operatori e Telecom Italia. Contratti che sono in ritardo sui tempi previsti a causa dei problemi che si sono verificati nella definizione dei listini, ovvero della cifra che gli operatori subentranti dovranno riconoscere a Telecom per la gestione dell’ultimo miglio.


Meno chiaro è invece il destino del canone telefonico che, se non verrà pagato a Telecom Italia, dovrà pur essere corrisposto all’operatore subentrante. Solo Infostrada specifica che le proprie offerte, in via di definizione, non prevederanno canone telefonico.

Altra incognita che nessuno dei maggiori operatori è in grado di precisare è quella del numero effettivo di utenti che potranno quotidianamente “sganciarsi” da Telecom Italia e associarsi ad un altro carrier.

Si tratterà in effetti di scaglioni di migliaia di utenti ma non è chiaro cosa accadrà se le richieste saranno superiori alle disponibilità e chi, cosa e come dovrà pagare per i successivi ritardi. Infostrada, su questo punto, spiega che i primi utenti che potranno accedere ai servizi diretti di Infostrada saranno quelli che già hanno attivato abbonamenti di servizio con il gestore telefonico. Ma è il solo operatore ad offrire questa precisazione.

Sul “quando” l’utente potrà effettivamente disporre liberamente del doppino telefonico che lo collega alla rete, ancora una volta solo Infostrada approfondisce il tema, spiegando che la scelta sarà possibile, a partire da questa primavera, in nove città italiane: Milano, Roma, Napoli, Ancona, Bologna, Firenze, Genova, Torino e Padova.

In attesa della effettiva migrazione, quasi tutti gli operatori si sono lanciati sulla “Preselezione”, ovvero sulla possibilità dell’utente di convenzionarsi con l’operatore prescelto per chiamare senza dover comporre il prefisso del proprio carrier. Una opzione che rappresenta un espediente tecnico per facilitare le chiamate ma che non cambia i rapporti con Telecom Italia, a cui comunque deve essere versato il canone.


Tele2 promette l’attivazione della preselezione entro venti giorni dalla richiesta del cliente. Ma avverte che i tempi possono essere più lunghi perché dipendono anche da Telecom Italia, a cui spetta la ri-configurazione degli apparati relativi al cliente Tele2.

Per la “sua” preselezione , invece, Wind ha trovato il nome “Filo diretto” che da qualche giorno viene pubblicizzato on e off line. L’azienda incentiva la sottoscrizione di Filo diretto con una serie di sconti e agevolazioni per chi si affretta a firmare il contratto o a chiamare il servizio clienti dell’azienda per attivare il servizio. Online è disponibile un modulo di adesione da compilare e inviare. Wind avverte l’utente che, per ottenere la Preselezione, l’intestatario del contratto dovrà essere il titolare del contratto telefonico con Telecom Italia.

Anche Infostrada ha lanciato la sua Preselezione Automatica che, pur non comportando il venire meno dell’obbligo del pagamento del canone a Telecom Italia, permette di instradare automaticamente le chiamate senza necessità di anteporre il codice 1055. Nella presentazione si fa anche un accenno a quell’opzione Zero Canone che certamente non ha giovato all’immagine dell’azienda. Come si ricorderà, Infostrada aveva annunciato la possibilità per l’utente di non pagare affatto il canone telefonico grazie ad un “rimborso” che sarebbe stato erogato dell’azienda. L’offerta fu poi ritirata “per problemi operativi” e ora, informa l’azienda, è “in corso di valutazione”.

ePlanet punta invece su EasyPlanet per convincere l’utenza a cambiare l’operatore principale. Anche in questo caso l’attivazione del servizio è gratuita. Inoltre l’azienda spiega ai propri utenti che l’eventuale recesso dal “contratto di abbonamento con Telecom Italia o la sospensione temporanea del servizio comportano automaticamente la cessazione o la sospensione temporanea di tutti i servizi ad esso legati, attivi anche con altri operatori telefonici”.


Tra le compagnie regionali, la più attiva sul fronte dell’ultimo miglio sembra Lombardiacom, che propone la prenotazione per chi vuole abbandonare Telecom Italia e trasferirsi sulle sue “linee”. Chi prenota, spiega la compagnia telefonica, rientrerà nei primi “scaglioni” di utenti che potranno lasciare Telecom Italia, un “avvertimento” che mette in luce come le limitazioni al numero di utenti per ogni scaglione rischi di diventare un serio problema per tutti gli operatori interessati, oltreché per gli utenti…

Altra compagnia regionale che si sta muovendo sulla carrier preselection è Tibercom. A costo zero, la scelta della preselezione su Tibercom consente anche di usare l’opzione Zerolire per chiamare altri utenti Tibercom spendendo in tutto 120 lire (Iva inclusa).

Una formula completamente diversa è quella adottata da Telephonica, compagnia che si è lanciata sul rimborso del canone prevedendo una serie di offerte che coniugano navigazione e telefonate. Offerte che “scalano” l’ammontare del canone dalla bolletta.

La posizione più chiara di tutte è però quella di Tiscali. L’operatore sardo spiega di non offrire telefonate urbane e preselezione ai propri clienti perché “al momento gli elevati costi stabiliti da Telecom Italia ci impediscono di presentare un’offerta competitiva”. E infila la dichiarazione in una sequenza di frequently asked questions (FAQ).

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Pubblicato il
13 feb 2001
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