Ultimo miglio, nuovi passettini

Ultimo miglio, nuovi passettini

L'Autorità ha selezionato 549 punti dove gli operatori concorrenti di Telecom Italia potranno gestire il proprio ultimo miglio ed offrirlo a famiglie e aziende. Un commissario dell'Autorità parla di passi da gigante
L'Autorità ha selezionato 549 punti dove gli operatori concorrenti di Telecom Italia potranno gestire il proprio ultimo miglio ed offrirlo a famiglie e aziende. Un commissario dell'Autorità parla di passi da gigante


Napoli – Sono 549 i siti che potranno essere utilizzati dagli operatori concorrenti di Telecom Italia per fornire alle famiglie e alle imprese le proprie offerte di accesso disaggregato alla rete locale, cioè ai propri servizi veicolati attraverso il cosiddetto “ultimo miglio”.

Si tratta di un passo avanti perché avvicina i tempi in cui le offerte di alcuni operatori, tra l’altro già rese pubbliche, potranno effettivamente essere attivate almeno per una prima “tranche di utenti”. Forse per questo il commissario dell’Autorità, Monaci, ha ottimisticamente definito la decisione “un passo da gigante”.

Le locazioni sono state “approvate” dall’Autorità per le TLC che ha quindi chiesto a Telecom Italia di iniziare subito l’aggiornamento delle apparecchiature che consentiranno agli altri carrier di offrire i propri servizi all’utenza finale.

Sul piano “tecnico”, da subito potrebbero essere attivati 478 dei siti scelti perché dispongono tutti dei requisiti necessari ad ospitare le apparecchiature degli operatori. 51 siti, invece, sono stati giudicati al momento non idonei mentre altri 20 non possono soddisfare tutte le richieste giunte dagli altri operatori e dunque dovranno essere assegnati almeno altrettanti spazi.

Va detto che la decisione dell’Autorità, che avvicina di qualche cosa il “miraggio” dell’ultimo miglio, arriva dopo settimane di roventi polemiche che hanno coinvolto la stessa Authority, Telecom Italia e gli altri operatori. In una nota, Telecom Italia pochi giorni fa dichiarava che “gli altri operatori non riescono a rispettare i tempi già fissati per l’unbundling del local loop” e che la loro richiesta di proroga “automaticamente” sposta i termini per gli aggiornamenti.

Al di là dei tempi dell’effettiva realizzazione della liberalizzazione dell’ultimo miglio, che oggi sembrano meno “diluiti”, si continuano a preparare le aziende che, dopo le offerte di Wind e quelle di Infostrada , intendono lanciare “la propria versione” del “local loop”.

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Pubblicato il
22 mar 2001
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