L'Italia risparmia comprando online

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Sarebbero 400 i miliardi risparmiati nell'ultimo anno grazie al ricorso della Pubblica Amministrazione agli acquisti per via telematica. Un risparmio che sarebbe ancora maggiore se esteso a tutti i settori della PA
Sarebbero 400 i miliardi risparmiati nell'ultimo anno grazie al ricorso della Pubblica Amministrazione agli acquisti per via telematica. Un risparmio che sarebbe ancora maggiore se esteso a tutti i settori della PA


Roma – Le cifre tirate fuori al Forum della Pubblica Amministrazione parlano chiaro: l’adozione di un modello di acquisti per via telematica da parte di alcune amministrazioni pubbliche ha portato ad un risparmio di 400 miliardi. Risparmio che potrebbe essere molto maggiore se lo stesso modello venisse adottato dalle diverse amministrazioni dello Stato.

Questi i dati che il ministero del Tesoro – lavorando insieme a Consip, che ha individuato le strategie d’acquisto più efficienti – ha legato al successo della prima sperimentazione del “Progetto di razionalizzazione degli acquisti dei beni e dei servizi della P.A.”, progetto più noto come il ricorso della PA all’e-procurement, termine ostico dietro al quale si cela l’uso della rete per l’organizzazione degli acquisti e per gli acquisti stessi.

Se l’utilizzo delle strategie di e-procurement venisse esteso a tutte le amministrazioni pubbliche, il risparmio annuale potrebbe toccare i 1.800 miliardi l’anno. Non a caso nella finanziaria di quest’anno all’e-procurement vengono avvicinati “settori chiave” come enti locali, università, strutture sanitarie e aziende ospedaliere.

Secondo Consip, una organizzazione efficiente degli acquisti e la stipula di contratti di fornitura ritagliati sulle esigenze individuate, può portare ad un risparmio del 30 per cento sui costi totali.

Da segnalare che l’e-procurement avrebbe il merito di aver portato di una riduzione del 67 per cento delle spese di telefonia fissa (a quota 200 miliardi); altri 27 miliardi sono stati risparmiati nel settore della telefonia mobile; 41 miliardi per le centrali telefoniche, 33 per le automobili civili e 22 per le fotocopiatrici. Tutti settori in cui il risparmio ottenuto ha variato da un minimo del 15 ad un massimo del 75 per cento rispetto al passato.

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Pubblicato il
11 mag 2001
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