Con Wind, dalla flat alle bollette Telecom

Con Wind, dalla flat alle bollette Telecom

In una lettera, un utente Wind spiega come è passato dall'utilizzo della connessione flat di Wind alle chiamate a Wind via Telecom Italia, senza esserne avvisato. Con i costi relativi. Una situazione segnalata già numerose volte
In una lettera, un utente Wind spiega come è passato dall'utilizzo della connessione flat di Wind alle chiamate a Wind via Telecom Italia, senza esserne avvisato. Con i costi relativi. Una situazione segnalata già numerose volte


Roma – Spett.le Wind, Sono un utente estremamente scontento. Vi ho già sottoposto i fatti numerose volte mediante fax e telefonate ai vostri operatori; ad ogni modo riassumo per l’ennesima volta i fatti salienti:

– A novembre 2000 circa, stipulavo il contratto Wind 1088 ed il contratto InWind Internet NoStop, quest’ultimo una connessione internet di tipo “flat”, con possibilità di connettersi ad internet 24 ore su 24;

– attivavo il mio computer per comportarsi di conseguenza, con riconnessione automatica in caso di interruzione della linea. La connessione remota veniva configurata MEDIANTE IL VOSTRO PROGRAMMA scaricato all’epoca dal sito internet InWind, la quale metteva il 1088 nel prefisso di località ed il numero del POP nella casella del numero telefonico vero e proprio;

– Senza alcuna comunicazione né preavviso, senza alcun motivo, e per vostro errore ufficialmente ammesso da una vostra impiegata, nel mese di dicembre avete interrotto il servizio 1088 con palese violazione del contratto da voi stessi stilato e da me stipulato;

– Il mio computer, non trovando più attivo il numero 1088 (indicato nel prefisso di località), escludeva tale numero connettendosi direttamente ad internet mediante Telecom, 24 ore su 24, per 15 giorni. Ripeto: il computer era stato configurato automaticamente dal vostro programma di configurazione;

– Dopo 15 giorni, al mio rientro a casa, mi accorgevo che il 1088 non era più attivo;

– Telefonavo immediatamente al vostro servizio assistenza clienti; dopo puerili quanto inutili tentativi di far ricadere la colpa su di me (…non ha pagato la bolletta… …non ha firmato il contratto…) la suddetta impiegata ammetteva che il fatto era dovuto ad un vostro errore; chi aveva effettuato la sconnessione non aveva notato che una firma mancante sul contratto era stata inviata, come da vostra richiesta, mediante fax.

L’impiegata si profondeva in scuse, e riattivava immediatamente il 1088. Mi suggeriva inoltre di richiedere a Telecom copia del tabulato delle telefonate, in modo da identificare l’importo totale versato a Telecom per la connessione al provider inWind. Inoltre suggeriva di inviare un fax con la spiegazione di quanto successo in modo da ufficializzare la cosa;

– Inviavo il fax con la spiegazione dell’accaduto e l’avviso che non avrei pagato alcuna fattura; successivamente inviavo anche il fax con l’estratto del tabulato Telecom per la parte riguardante il danno inflittomi da Wind;

– Alcune inconcludenti telefonate da parte del servizio Clienti Wind mi garantivano che sarei stato ricontattato;

– A tutti gli effetti venivo contattato solo dopo ogni fax di protesta, ma senza ottenere alcun esito.

Dopo sei mesi sto ancora aspettando che la mia situazione venga chiarita. Il tutto per 675.000 lire. Ripeto: la persona del vostro servizio di assistenza che mi ha contattato per ultima, credo ormai oltre tre mesi fa, mi aveva assicurato che sarei stato richiamato entro qualche giorno.

Sto aspettando da oltre sei mesi di avere una risposta, ma le uniche comunicazioni che ricevo da parte vostra sono le immancabili fatture.

TALI FATTURE, lo ripeto nuovamente, NON VERRANNO DA ME PAGATE finché la questione non verrà chiarita e risolta.

L’affermazione più grottesca dei vostri impiegati, poi, è stata quella secondo la quale per ottenere la vostra attenzione debba innanzitutto pagare; in pratica, per ottenere che la mia richiesta di risarcimento per danni venga almeno discussa (non accettata, figuriamoci, parliamo solo di dargli un’occhiata), devo innanzitutto versarvi altri soldi saldando le fatture arretrate (che *lo ripeto* non pagherò a nessun costo fino al chiarimento della questione).

Non consideriamo poi la vostra opinione della matematica: siccome il canone Internet NoStop era di 60.000 lire mensili, ed a causa vostra tale connessione non era più stata utilizzabile per quindici giorni (ovvero metà di un mese), mi veniva riconosciuto il rimborso per la parte non utilizzata, ovvero la metà di 60.000 lire, ovvero…. 15.000 lire. Le divisioni non sono il vostro forte…

Il modo in cui trattate i vostri clienti, indipendentemente da quanto dichiarate nei comunicati stampa, è semplicemente scandaloso; neppure il nostro grande ex monopolista di stato aveva mai osato tanto, almeno per quanto mi riguarda. Se non altro riuscivo quantomeno a parlare sempre con la stessa persona.

Attualmente il vostro servizio di assistenza funziona in questo modo:

– Invio un fax di protesta;

– Vengo richiamato da persone sempre diverse e scarsamente o per nulla informate della questione, che mi pongono sempre le stesse domande (non sono in grado di leggere i miei fax, oppure tali fax sono stati cestinati?)

– impiego ogni volta parecchi minuti per illustrare nuovamente la questione; mi viene riferito che la questione dev’essere sottoposta ad un qualche personaggio diverso;

– vengo rassicurato che la mia pratica non verrà ignorata e che verrò contattato entro pochi giorni. Ad ogni modo non mi viene comunicato il nominativo di nessuna persona che si occupa della pratica: NESSUN RESPONSABILE = NESSUNA RESPONSABILITA ‘, estremamente comodo per Wind;

– attendo alcune settimane quindi mi stufo di aspettare ed invio un nuovo fax di protesta;

– La storia si ripete dal principio, con la telefonata dell’ennesima persona mal informata.

I miei complimenti agli agenti pubblicitari di Wind; per riuscire a tenere sul mercato un azienda che cura la propria clientela in questo modo, devono essere davvero bravi.

Attendo naturalmente l’ennesima telefonata dell’ennesimo operatore disinformato. Tra parentesi, ancora qualche fattura e avrò finalmente raggiunto la fatidica quota 675000 lire; a questo punto, se la situazione non sarà chiarita darò disdetta del contratto e mi rivolgerò a qualche altro operatore.

Distinti saluti

Giovanni Verrua

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
17 mag 2001
Link copiato negli appunti