Win XP solleva vento e fiamme sul mercato

Win XP solleva vento e fiamme sul mercato

Con il suo nutrito bagaglio di nuove funzionalità, Windows XP minaccia da vicino il business di molti rivali di Microsoft. Come Kodak e AOL, che accusano il colosso di pilotare gli utenti e fare concorrenza sleale
Con il suo nutrito bagaglio di nuove funzionalità, Windows XP minaccia da vicino il business di molti rivali di Microsoft. Come Kodak e AOL, che accusano il colosso di pilotare gli utenti e fare concorrenza sleale


Roma – L’imminente Windows XP sembra destinato a sollevare un gran polverone, soprattutto per via di tutte le nuove funzionalità che Microsoft ha deciso di integrarvi.

Da un lato, vi sono le proteste degli utenti e delle associazioni dei consumatori, proteste che vertono soprattutto sull’integrazione nei nuovi prodotti di Microsoft del meccanismo di protezione Product Activation e dei possibili rischi per la privacy che questa ed altre funzionalità possono portare con sé.

Dall’altro lato vi sono i timori dei concorrenti di Microsoft, che vedono nella crescita dei servizi e dei software integrati in Windows un grosso pericolo per le loro attività ed una forma di concorrenza sleale da parte del big di Redmond.

Nonostante il tribunale americano stia elaborando delle soluzioni atte a ridimensionare il monopolio Microsoft, Windows XP arriverà in commercio con una mole di novità senza precedenti: l’unico passo indietro Microsoft lo ha fatto sugli Smart Tag , eliminandoli da Windows XP, e sui contratti di licenza con gli OEM , a cui ha lasciato più libertà nel modificare alcuni aspetti del desktop di Windows.

Dopo la pioggia di proteste che ha convinto Microsoft ad eliminare dal suo nuovo sistemone gli Smart Tag, le accuse sulle quali gli esperti sono divisi hanno toccato molti altri punti, quali l’assenza in XP di un codec MP3 , l’ eliminazione della Java Virtual Machine , l’introduzione di servizi on-line gestiti dalla stessa Microsoft, l’integrazione di software non direttamente correlati al sistema operativo ed altro ancora. Oltre a questo, diversi soggetti hanno chiesto di recente che il lancio di Windows XP venga ritardato .

A questo punto risulta difficile anche per il tribunale americano stabilire cosa sia legittimo e cosa non lo sia, e quale grado di libertà spetti a Microsoft nell’aggiungere nuove funzionalità e servizi all’interno di un sistema operativo che, nel mercato desktop, ricopre all’incirca il 90% del mercato.

Le ultime frecce sono state scagliate da Kodak e da AOL, due aziende che hanno accusato Microsoft di voler pilotare le scelte degli utenti. Ecco come.


L’ultima grossa impresa a sentirsi minacciata dalle nuove capacità di Windows XP è Kodak, un colosso del settore fotografico che sembra non aver affatto gradito l’inserimento nel nuovo sistemone di Microsoft di un software per l’editing ed il ritocco fotografico nonché di un wizard per la pubblicazione e la stampa di immagini sul Web.

“Crediamo che Windows XP limiti la scelta degli utenti quando esso integri applicazioni per la fotografia digitale”, ha commentato Anthony Sanzio, portavoce di Kodak. “Crediamo anche che Microsoft riservi alle sue applicazioni un trattamento speciale… e piloti i consumatori”.

Proprio ad inizio settimana Kodak e AOL hanno annunciato un grosso aggiornamento al loro servizio on-line “You’ve Got Pictures” per l’archiviazione, la condivisione e la stampa di foto.

Microsoft si difende dalle accuse rivoltegli da Kodak sostenendo che quest’azienda vorrebbe soltanto che Windows XP utilizzasse il suo software per gestire qualsiasi cosa abbia a che fare con le immagini.

Kodak ribadisce però il fatto che Windows XP renderebbe assai difficile per gli utenti modificare l’applicazione di default per l’apertura delle immagini ed accusa inoltre Microsoft di farsi pagare per inserire nuovi servizi on-line legati alla stampa fotografica nella lista predefinita che Windows XP proporrà agli utenti del suo software grafico.

Microsoft, che non nega di pretendere una certa somma di denaro dalle aziende che desiderano essere inserite nella lista, sostiene che l’utente continua ad avere la piena facoltà di modificare questa lista ed aggiungere altri link di sua preferenza. Ma non c’è solo questo in ballo.


Come si è ricordato in precedenza, qualche tempo fa Microsoft modificò il contratto di licenza di Windows con gli OEM per garantire maggiore flessibilità ai produttori nel variare l’aspetto del desktop e dei menù di XP e consentire loro di aggiungere link a software e servizi di terze parti.

Evidentemente Microsoft si è accorta di aver concesso un po’ troppa libertà ai suoi avversari nel momento in cui AOL, sua acerrima nemica nel campo dei servizi on-line, ha convinto il secondo produttore di PC al mondo, Compaq, a collocare sul desktop delle sue pre-installazioni di Windows XP un’icona ai propri servizi Internet.

In seguito alla mossa della rivale, Microsoft ha deciso di rivedere le proprie concessioni agli OEM ed imporre come limitazione a questi ultimi l’obbligo di inserire, insieme ai servizi Internet di terze parti, l’icona di MSN. In questo modo Microsoft sostiene di voler evitare che i suoi rivali possano guadagnare una posizione esclusiva sul desktop di Windows XP “rischiando di limitare la possibilità di scelta degli utenti”.

Ma secondo Compaq, il rischio che qualcuno monopolizzi il desktop di XP davvero non sussiste visto che nei loro PC saranno presenti le icone ai portali di MSN, AOL e CompuServe. Rispetto alle sue rivali, Microsoft avrà oltretutto il vantaggio di piazzare il link a MSN nella pagina iniziale di Internet Explorer.

Secondo alcuni analisti, la mossa di Microsoft sottolinea ancora una volta l’estrema importanza che i servizi Internet rivestono nelle strategie del colosso di Redmond, soprattutto in vista di HailStorm e dei primi Web service che nasceranno in seno a .NET.

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Pubblicato il
2 ago 2001
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