Sklyarov libero se fa il burattino

Sklyarov libero se fa il burattino

Questo il compromesso che consentirebbe all'hacker russo di andarsene libero
Questo il compromesso che consentirebbe all'hacker russo di andarsene libero


Roma – Se il programmatore Dmitry Sklyarov testimonierà contro l’azienda per cui lavora, russa come lui, la Elcomsoft, allora sarà libero da ogni accusa. Questo il compromesso che l’amministrazione americana propone all’hacker, arrestato negli USA per aver realizzato per conto di Elcomsoft un programmillo che supera le protezioni per il copyright su alcune tipologie di e-book. Sklyarov rischia fino a 25 anni di carcere per violazione del Digital Millennium Copyright Act (DMCA)

Sklyarov, che a causa di quella criticatissima normativa è accusato persino di “cospirazione” volta a far danno ai detentori di copyright, ha scritto il suo programma in Russia, dove quel software è perfettamente legale. Giunto in America per una conferenza a Las Vegas è stato arrestato, causando protesta e sdegno internazionale.

Sklyarov continua a professarsi innocente ma appare difficile chiedere ad un uomo di rischiare 25 anni di carcere per difendere la propria azienda. Disgustato dalla proposta dell’FBI si è detto l’avvocato del programmatore, che ritiene indegno che si voglia farla passare come un patteggiamento, sottointendendo dunque le colpe di Sklyarov.

Per conoscere la triste vicenda:
Sklyarov, un hacker in attesa di giudizio
Mosca avverte: occhio alle leggi USA
Sklyarov rischia 25 anni di carcere
Sklyarov, l’odissea dell’hacker arrestato .

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Pubblicato il
14 dic 2001
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