Transmeta rivela il nuovo Crusoe

Transmeta rivela il nuovo Crusoe

Le prestazioni si triplicano, i consumi si riducono ancora. Lavorando nell'isola che sta cercando di adattare alle proprie esigenze, Crusoe dimostra di essersi fatto i muscoli. Ma la via è tutta in salita, e Transmeta lo sa bene
Le prestazioni si triplicano, i consumi si riducono ancora. Lavorando nell'isola che sta cercando di adattare alle proprie esigenze, Crusoe dimostra di essersi fatto i muscoli. Ma la via è tutta in salita, e Transmeta lo sa bene


Tokyo (Giappone) – Dopo il rilascio, lo scorso febbraio, dei nuovi e lungamente attesi modelli di Crusoe , Transmeta sembra poter tirare un po’ il fiato e concedersi il lusso di pensare al futuro. E all’orizzonte, secondo quanto si era già accennato di recente , c’è un nuovo chip che potrebbe costituire il più grosso salto generazionale fin qui compiuto dai processori Crusoe.

La nuova CPU, che al momento è solo un progetto sulla carta, si chiamerà TM8000 e adotterà un core VLIW (very long instruction word) che, secondo Transmeta, le consentirà di “macinare” un numero di istruzioni per ciclo di clock più che doppio rispetto agli attuali processori. Grazie a questa e ad altre migliorie architetturali, il TM8000 dovrebbe garantire, secondo Transmeta, un incremento nelle prestazioni compreso fra le 2 e le 3,5 volte, con un abbassamento dei consumi pari al 47%.

Con questo processore Transmeta tenta, da un lato, di rimettere nuovamente distanza fra sé e Intel per quanto riguarda il fattore consumi, e dall’altro, di ridurre quel gap prestazionale che da sempre rappresenta il tallone d’Achille della tecnologia code-morphing dei chip Crusoe.

Al di là di quei pochi dettagli tecnici qui riportati, Transmeta non ha voluto fornire nessuna indicazione sui tempi di sviluppo del TM8000 né, tanto meno, sul periodo di uscita. Due elementi chiave dai quali dipende moltissimo.

“Non possiamo dire nulla sulla disponibilità e, sulla base di quello che è successo con il TM5800, è forse meglio non fare nessuna previsione”, ha detto David Ditzel, CTO di Transmeta.

Il rilascio del Crusoe TM5800 era infatti stato inizialmente previsto per il giugno dello scorso anno, ma raggiunse il mercato solo lo scorso febbraio. Questo clamoroso ritardo ebbe conseguenze quasi catastrofiche per Transmeta che, già sull’orlo di una profonda crisi, vide saltare alcuni importanti accordi, fra cui uno con Toshiba .

Ditzel ha descritto una nuova strategia di Transmeta, chiamata “Japan First”, con la quale l’azienda intende migliorare e intensificare i rapporti con i partner giapponesi. La ragione di una simile mossa è facilmente comprensibile se si dà uno sguardo al bilancio di Transmeta di questo primo trimestre fiscale: il 92% delle sue entrate provengono dal Giappone…

Questa è del resto una scoperta ben poco sensazionale: fin dalla sua prima venuta sul mercato Transmeta è infatti riuscita a siglare accordi di una certa importanza solo con produttori giapponesi: Sony, Toshiba, Fujitsu, Hitachi, Sharp, Casio, NEC, Epson. I produttori occidentali hanno invece accolto la tecnologia di Transmeta con sostanziale indifferenza o, come nel caso di IBM, con quella curiosità che si riserva in genere alle cose interessanti ma di cui si può fare benissimo a meno.

Sarà così anche con il nuovo Crusoe?

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Pubblicato il
30 mag 2002
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